Manovra. Resa dei conti in Consiglio dei ministri. Tremonti: “Prendere o lasciare”

Giulio Tremonti

“Tremonti è il ministro più apprezzabile e credibile in Europa”: è il mantra con cui tutti gli altri esponenti del governo, da Berlusconi in giù, tentano invano di nascondere una realtà indigeribile. Tremonti fa sul serio e la manovra che sta preparando è una vera e propria stangata. Troppo per Berlusconi che è preoccupato che si diffondano i “messaggi sbagliati” ed è rimasto sorpreso dalla piega drammatica che ha preso la situazione economica. Troppo per Fini , cui il ministro dell’Economia si è rivolto cercando una sponda, che freddamente gli ricorda che le deliberazioni necessarie saranno assunte in Parlamento. Troppo per tutti i ministri furiosi perché Tremonti gli ha presentato un menù dove i piatti indigesti sono stati nascosti dalla marea di cifre.

Tremonti è accusato di esser stato “fumoso” circa una manovra dell’ordine di almeno 26 miliardi a fronte della quale ci sarebbe una copertura al massimo di 5 o 6 miliardi. E’ questo il punto: da dove arriveranno gli altri? La resa dei conti è giunta in Consiglio dei Ministri. Il ministro dell’Economia Tremonti ha tenuto il punto forzando la mano. Insomma prendere o lasciare, la manovra è questa e va fatta subito, nessuna dilazione né avventurosi spacchettamenti in più tranche.

“La crisi è peggiore di quello che si pensa – avrebbe detto – domani vado a Bruxelles, la Germania potrebbe addirittura minacciare l’uscita dall’euro, la manovra va fatta in unica soluzione: 24 miliardi e con un unico provvedimento. Prendere o lasciare”. Appunto.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie