Treu: “La vera priorità sono i precari”

ROMA – ''Ora servono i provvedimenti per la crescita. Si deve aprire un confronto con i sindacati e, nel frattempo, speriamo ci siano i segni di ripresa. Dobbiamo prima affrontare la mancanza di ammortizzatori sociali per coprire chi e' malmesso: due milioni di persone senza nessuna tutela''. Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ex ministro del lavoro Tiziano Treu, secondo cui la priorita' ora non sono i licenziamenti, ma la precarieta' e la disoccupazione.

Gli ammortizzatori, che devono essere ''dinamici'' e ''non pura assistenza'', ''servono ai precari, che sono appena entrati nel mercato del lavoro e non hanno i requisiti assicurativi, ai 55enni e ai disoccupati che dopo due anni non riescono a rientrare'', spiega Treu. Quanto ai costi, ''nel 2007-2008 facemmo i conti: servivano 5 miliardi all'anno. Piu' o meno quanto costa la cassa in deroga che in realta' e' una droga''.

Soltanto in seguito ''si possono affrontare le altre anomalie: i troppi tipi di rapporti di lavoro, ciascuno con un costo diverso'', dice il senatore del Pd. Sulla contribuzione, ''magari non riusciamo a portare tutti al 33%, ma al 26% si'. Facendo come in Europa, dove ci sono tre tipi di contratti: a tempo indeterminato, che e' quello prevalente, a termine, con la variante della somministrazione, e l'apprendistato''.

In merito all'articolo 18, ''non e' che tra abrogarlo e tenerlo c'e' un'alternativa secca: ci sono gradazioni possibili'', sottolinea Treu, che invita tutti alla responsabilita', sindacati compresi. ''Se il sindacato ora va nelle piazze, lo capisco: la gente e' colpita. Se a gennaio si mettesse al tavolo, farebbe il suo mestiere e aiuterebbe tutti, soprattutto il Pd''.

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