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“Troie in Parlamento”: quando la guerra a Berlusconi giustificava tutto

di Marco Benedetto |28 Marzo 2013 11:17

Battiato: “Troie in Parlamento”

Franco Battiato, cantautore passato in politica con la sinistra, è caduto in disgrazia, per avere detto:

“Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino”.

Al che, la neo presidentessa della Camera, Laura Boldrini:

“Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari”.

Spiritosa come quasi sempre Alessandra Mussolini “Inaccettabile che si insultino le donne parlamentari tra l’altro usando delle espressioni anche offensive per le donne che fanno dei lavori usuranti”, cioè le prostitute. Alessandra Mussolini, quando Mara Carfagna, allora ministro delle pari opportunità, la insultò dandole della “vajassa”, replicò: “È il bue che da del cornuto all’asino”.

La polemica dimostra quanto tutti abbiamo la memoria corta e quanto breve sia la vita dei giornali. Dove ha trovato fonte e ispirazione Battiato? Nella polemica che la sinistra anti Berlusconi sviluppò un paio d’anni fa proprio contro le donne entrate in politica, diventate consigliere regionale o ministro, non sulla spinta di decine di migliaia di preferenze perché belle, perché veline, perché…

Chi diede il via a tutto quel can-can? Per rinfrescarvi la memoria leggete qui. Altro esempio dall’archivio. La ricerca continua

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