Tulliani contro Gaucci, i legali di Elisabetta: “Contro di lei solo falsità”

Elisabetta Tulliani

Elisabetta Tulliani ”ha fornito prove documentali che dimostrano in maniera inconfutabile l’esclusiva titolarità della vincita all’Enalotto e l’acquisto con denaro proprio dei beni indebitamente richiesti dal Sig. Gaucci”. Lo ribadiscono i legali della stessa Tulliani, gli avvocati Carlo e Adriano Izzo, in una richiesta di rettifica inviata a Il Giornale in relazione a due interviste con Alessandro Gaucci e Antonio Ammente, nei cui confronti sporgeranno querela.

I due legali – dopo aver preso atto ”con rammarico che la campagna mediatica intrapresa nei confronti della Sig.ra Tulliani prosegue, senza soluzione di continuita’, sulla base di mere dichiarazioni di terzi prive di riscontro e, come tali, palesemente infondate” – sottolineano appunto che la loro assistita ha fornito ”prove documentali” della vincita all’Enalotto e di aver acquistato con propri soldi i beni richiesti da Gaucci. ”Non e’ dato dato comprendere, pertanto – proseguono – come si possa continuare a dare risalto a dichiarazioni contrarie a tale verita’ incontrovertibile, soprattutto quando le stesse non si fondano sulla diretta conoscenza dei fatti, ma riferiscono quanto appreso dal Sig. Luciano Gaucci, il quale – ripetesi – non ha fornito al riguardo alcuna prova”.

”E’ gravemente diffamatoria, quindi – proseguono i legali – la dichiarazione di Alessandro Gaucci secondo cui la Sig.ra Tulliani ed i suoi familiari avrebbero raggirato il di lui padre, come altrettanto lesiva della reputazione della nostra assistita e’ l’affermazione dello stesso Alessandro Gaucci e di Antonio Ammente che i beni oggetto di controversia sarebbero stati acquistati con denaro di pertinenza dell’imprenditore”. I due avvocati, infine, ”fanno presente di aver ricevuto mandato di sporgere denuncia-querela nei confronti dei predetti Sig.ri Alessandro Gaucci e Antonio Ammente e di chiunque, d’ora in poi, rilasci dichiarazioni sulla vicenda contrastanti con le prove documentali gia’ fornite, nonche’ di chiedere il risarcimento dei danni”.

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