Tutino-Crocetta, il giallo della telefonata. Procura: “Negli atti non risulta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2015 - 17:42 OLTRE 6 MESI FA
Tutino-Crocetta, il giallo della telefonata. Procura: "Negli atti non risulta"

Tutino-Crocetta, il giallo della telefonata. Procura: “Negli atti non risulta”

PALERMO – Una telefonata diffusa dal settimanale L’Espresso che causa un terremoto in Sicilia. Con tanto di governatore Rosario Crocetta che si “autosospende” dall’incarico e che fa sapere che deciderà nei prossimi giorni se dimettersi. Ma una telefonata che, per ora, esiste soltanto secondo il settimanale L’Espresso che ne ha diffuso una anteprima.

Nella telefonata in questione Crocetta parlerebbe con il suo medico Matteo Tutino, primario poi arrestato con le accuse di truffa e peculato. Ad un certo punto della conversazione, secondo L’Espresso, parlando di di Lucia Borsellino dice: “Va fermata, va fatta fuori come suo padre”. Crocetta, scrive L’Espresso, nella telefonata sarebbe rimasto in silenzio. E a chi subito dopo la diffusione dell’intercettazione gli ha chiesto un commento si è limitato a dire di non aver sentito la frase in questione.

Le reazioni sono ovviamente immediate e aspre. Tutto il Pd scarica di fatto Crocetta, parlando di dimissioni inevitabili. Il governatore si sospende e mette a capo della Regione il suo vice. Ma non è finita. Nel pomeriggio di oggi 16 luglio arrivano due smentite. La prima è quella del legale di Tutino che, riferisce, assicura di non aver mai detto una frase del genere. Si pensa a una linea difensiva, a una smentita di rito, e invece dopo qualche minuto l’agenzia Ansa batte anche la smentita della Procura. Parla il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e spiega:

“Agli atti dell’ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino”

Parole chiare. Seguite da una ulteriore spiegazione. La Procura specifica infatti  di avere fatto ricontrollare tutte le registrazioni relative all’inchiesta su Tutino, e ribadisce che nelle carte e negli atti della Procura di Palermo non esiste alcuna telefonata in cui Tutino avrebbe detto a Crocetta riferendosi all’ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino: “Questa va fatta fuori come il padre”.

L’Espresso, però, tiene il punto: la telefonata esiste. In una nota, “ribadisce quanto pubblicato. La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli segretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull’ospedale Villa Sofia di Palermo”

Crocetta in lacrime: Oggi mi hanno ammazzato. Raggiunto al telefono dall’agenzia Ansa Crocetta alla notizia della smentita dell’intercettazione è scoppiato in lacrime: “E’ vero che la Procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato…”. Crocetta non riesce a trattenersi al telefono con l’ANSA. Piange. Singhiozza. “Perché… perché”, ripete. “Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori?”, continua. “Avrei potuto anche farla finita oggi…”. Quindi Crocetta aggiunge: “Metodo Boffo? Peggio. Da oggi su può parlare di metodo Crocetta”.