“Uccidiamo la Gelmini”: minacce su Facebook al ministro dell’Istruzione

La foto del gruppo

Mariastella Gelmini seduta su un divano, legata, mani e piedi, e imbavagliata. E’ l’immagine che il gruppo ”Uccidiamo la Gelmini” ha messo su Facebook raccogliendo fino al pomeriggio del 19 ottobreoltre 400 adepti.

L’intenzione esplicita era condivisa anche da altri gruppi comparsi in rete con intestazioni simili.

Immediata la solidarietà del mondo politico, anche dell’opposizione. ”Ritengo che nessuna forma di critica – scrive Antonio Rusconi a nome di tutti i senatori Pd nel messaggio di solidarietà inviato al ministro – possa degenerare nel non rispetto verso le persone che a pieno titolo rappresentano le istituzioni”.

La maggioranza fa quadrato attorno a Mariastella Gelmini. Mara Carfagna, titolare del dicastero delle Pari opportunità, sottolinea come ”tutte le grandi riforme e i veri riformatori, in ogni tempo, sono stati bersaglio di critiche, quando non, come in questo caso, di attenzioni violente che, spesso, scadono nell’insulto e nella minaccia”. E invita la collega a ”proseguire il lavoro”.

”Condanniamo il vile messaggio comparso sul social network”, ”simili iniziative non fanno altro che alimentare l’odio che poi può sfociare anche in episodi di violenza” ha affermato il parlamentare della Lega Nord Maurizio Fugatti invitando le autorità competenti a valutare provvedimenti.

Sostegno da parte del Governo e dalla maggioranza è stato espresso da Valentina Aprea (Pdl): ”Ci sentiamo tutti noi destinatari dei gravi e inaccettabili messaggi contro di lei apparsi su Facebook in quanto condividiamo pienamente le sue scelte e la determinazione con cui porta avanti la riqualificazione dei settori educativi”.

Per il sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati ”ormai si è perso il senso della misura. Il ministro Gelmini, al quale esprimo stima e solidarietà, non si farà intimidire ed andrà avanti con la sua opera di riforma della Scuola e dell’Università”.

”Il clima di odio e veleno fomentato da più parti – afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera – vuole delegittimare politica e istituzioni, ma la forza dei programmi e dell’azione di governo è il miglior antidoto a quanti lavorano ‘contro’ e vorrebbero con gesti e azioni vili minare l’agibilità democratica”.

Giorgio Stracquadanio (Pdl) definisce ”davvero preoccupante il clima di odio che si cerca di instaurare e amplificare abusando dei social network, contro una personalità politica che viene osteggiata soprattutto da frange conservatrici, ostili alla modernizzazione della realtà italiana”.

Di ”messaggi inaccettabili” parla Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione Istruzione alla Camera. ”Le critiche sono sempre ben accette, ma – esorta – bisogna vigilare perché non sfocino in forme di violenza e aggressione personale”.

Per Annagrazia Calabria (Pdl) chi minaccia il ministro ”è un soggetto inqualificabile e stupido, che tenta di minare il futuro dei giovani italiani”. Solidarietà anche dal movimento universitario dei giovani del Pdl, Studenti per le Libertà.


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