Unioni civili, Renzi: “Zero a zero sui diritti una vergogna”

Unioni civili, Renzi: "Zero a zero sui diritti una vergogna"
Unioni civili, Renzi: “Zero a zero sui diritti una vergogna” (Foto archivio Ansa)

ROMA – “Fare uno zero a zero sui diritti sarebbe stato una vergogna”. Il premier Matteo Renzi commenta così l’approvazione in Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili arrivata grazie all’accordo tra Pd e Ncd. Il premier si è detto “stra orgoglioso” del risultato raggiunto sulle unioni civili, nonostante le opinioni sulla legge in parlamento siano diverse. Anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha espresso soddisfazione e annunciato che il prossimo passo sarà una legge sulle adozioni.

Renzi, intervenuto alla scuola di formazione politica del Pd a Roma la mattina del 27 febbraio, ha dichiarato che la melina sarebbe stata l’alternativa al maxiemendamento:

“L’obiettivo di alcuni era non fare nessuna legge e fare melina e allora ci voleva un colpo di reni per far svoltare la partita perché fare uno zero a zero sui diritti sarebbe stato una vergogna. Come quando nelle squadre si fa catenaccio ci voleva un colpo per vincere la partita. Io sono stra orgoglioso del risultato”.

Anche Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, ha commentato l’approvazione del maxiemendamento dicendosi soddisfatta del risultato raggiunto:

“La mano mi tremava quando ho firmato il maxiemendamento: non è stata una firma qualunque come altre fatte in precedenza perché avevo in mente tanti volti e in particolare quello di un mio amico che quest’estate è andato via, se l’è portato via una malattia: per lui la legge è arrivata tardi.

La mia posizione era anche più coraggiosa di quella che abbiamo approvato al Senato e che mi auguro il prima possibile sia approvata alla Camera. Io sono convinta che il voto al Senato di giovedì sia stata un vittoria per i diritti civili nel nostro Paese”.

La politica, spiega Boschi,

“non significa rinunciare ai propri ideali. Ma avere la responsabilità di rendere quegli ideali concretamente possibili, di renderli realtà”.

Il prossimo passo, spiega la Boschi, è una legge sulle adozioni, poiché la legge sulle unioni civili è

“solo l’inizio di un percorso non ancora finito, ci sono ancora da compiere dei passi, e c’è l’impegno su una legge sulle adozioni che però riguardi tutti, i gay, i single e le coppie di fatto. Per farla dovremo partire da un elemento semplice: chi è il soggetto più importante? Per me il bambino è il soggetto più debole che deve essere tutelato e si parte da lì per la legge sulle adozioni. È un tema delicato”.

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