ROMA – “Si può amare chi si vuole, ma no alle adozioni gay”. Parola di Matteo Salvini che in un’intervista a Rtl 102.5 fissa i suoi personali paletti ai diritti Lgbt. Il leader della Lega, che già gode dell’appoggio della trans più famosa d’Italia, Efe Bal, ha risposto così alle domande di Pierluigi Diaco, conduttore di Non Stop News.
Incalzato dalle domande del giornalista, che gli rivela di essersi appena sposato con il suo compagno, Salvini si è congratulato e gli ha fatto gli auguri. Poi però ha spiegato cosa pensa della legge sulle Unioni Civili:
“Io penso che come lo Stato non entra in negozio con lo studio di settore, ognuno è libero di amare chi vuole nel rispetto del prossimo. Sono però contrario alle adozioni per le coppie omosessuali. Le discriminazioni sono una roba folle.
Quindi ha piantato i suoi paletti. “Metto alcuni limiti che riguardano i bambini: sono e sarò contrario finché campo alle adozioni per le coppie omosessuali, perché il bambino non ha diritto di parola, viene al mondo se ci sono una mamma e un papà o viene adottato se ci sono una mamma e un papà”, spiega.
“Ma le discriminazioni sono una roba folle. Se vado dal medico non so se è etero o omosessuale o con chi vive. E non mi interessa. Mi interessa che sia un bravo medico e se viene discriminato perché è etero o gay è una follia. Ma chi non ha diritto di parola, cioè un bambino, ha diritto di crescere con una figura di riferimento paterna e una materna”. E conclude: “Poi io sono divorziato, ti può andare bene o ti può andare male…”.