Università, Fornero: “Agli italiani interessa più la casa della formazione”

ROMA – ''Vai a lavorare cosi' compriamo prima la casa'': e' questo il ragionamento di tante famiglie italiane. Ma ''spesso l'obiettivo della proprieta' si pone in conflitto con l'idea di dare capitale umano ai figli''. E' quanto sostiene il ministro del Lavoro Elsa Fornero, in occasione della presentazione del libro 'I nuovi laureati' presso la fondazione Giovanni Agnelli.

''Universita' e lavoro devono andare insieme perche' la formazione deve durare lungo tutto il ciclo di vita'', aggiunge il ministro, precisando: ''dobbiamo aiutare le famiglie a vedere la laurea non come traguardo, ma la formazione come obiettivo''. In merito alla riforma del 3+2 dell'universita', ''gli obiettivi erano buonissimi pero' i risultati sono con luci e ombre. Le universita' si sono piu' preoccupate dell'aumento dei costi e dei corsi che della qualita''', sottolinea Fornero, spiegando che anche il processo di decentramento ''ha portato a uno spreco di risorse e a una cattiva formazione''.

Lo stesso percorso ''e' capitato sul mercato del lavoro: abbiamo detto ci vuole flessibilita', allora abbiamo introdotto molte regole e contratti. Ma – spiega Fornero – l'abbiamo applicata in maniera discutibile''. Tant'e' che ''questa flessibilita' ha creato sacche di precarieta' soprattutto fra i giovani''.

In Italia quindi, secondo la titolare del Welfare, ''abbiamo alle spalle diverse distorsioni che dobbiamo correggere''.

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