Riforma Università, Gelmini: “Non è più un mio problema”. Giornata di protesta davanti Montecitorio

Mariastella Gelmini

Mariastella Gelmini è costernata e avvilita perché la sua riforma dell’Università rischia di essere rimandata all’infinito, per mancanza di fondi. Per il suo piano servono due miliardi e 263 milioni di euro in sei anni. Il problema è che quei fondi per il ministero dell’Economia non ci sono, né ci saranno. E allora, secondo i ben informati, la ministra avrebbe deposto le armi e con i suoi è sbottata: “A questo punto non è un problema mio, ma di Tremonti. Si assuma la responsabilità di dire che i soldi per la riforma non ci sono”.

Intanto questa mattina le associazioni di studenti universitari e ricercatori si sono ritrovate davanti Montecitorio per manifestare contro il ddl di riforma dell’università. I manifestanti sono alcune centinaia, ma, afferma il coordinatore nazionale dell’Udu, Giorgio Paterna, ”sono in arrivo pullman da Sicilia, Lombardia, Piemonte e toscana. In tutto sono attesi un migliaio di manifestanti”.

”Siamo contenti – aggiunge Paterna – che la discussione in Aula del ddl Gelmini sia stata rinviata, ma non ci basta. A questo punto la Gelmini deve dimettersi, non e’ credibile come ministro: insulta insegnanti e l’universita’, presenta ddl senza risorse e taglia senza investire in un settore strategico. E’ ostaggio di Tremonti? Allora il ministero è commissariato e quindi si deve dimettere. Non c’è motivo per cui rimanga, crediamo che questa posizione sia condivisa da buona parte del Parlamento. I manifestanti, tra cui anche sigle sindacali come la Flc-Cgil, indossano dei caschetti gialli ”per ripararsi dalle macerie delle universita’ e per ricostruirla”.

”Universita’ pubblica, Gelmini la tua assassina, Tremonti il suo mandante”, ”noi siamo un buon investimento”, ”contro la distruzione dell’universita’ pubblica”, ”ricostruiamoci l’universita”’: sono alcune delle scritte che campeggiano sui cartelli e gli striscioni sorretti dai manifestanti di piazza Montecitorio.

Presenti in piazza studenti arrivati da tutta Italia, da Pavia a Palermo. ”Il sapere e’ un diritto pubblico” gridano mentre accolgono con applausi i colleghi che via via arrivano dalle stradine laterali che portano alla piazza.

Quando attraversa Fini: “Vergogna”. ”Vergogna, vergogna”: hanno reagito cosi’ i manifestanti che da stamani occupano Montecitorio quando il presidente della Camera Gianfranco Fini ha attraversato la piazza. Un coro di ‘buu, buu’ ha accompagnato il breve tragitto percorso da Fini.(

Gestione cookie