Università, al Senato il ddl per l’abolizione del valore legale dei titoli

Con un disegno di legge, in un articolo unico, presentato stamane al Senato, il senatore del PdL Raffaele Lauro propone di conferire una delega al Governo per l’abolizione del valore legale del titolo di studio.

Il provvedimento fa riferimento ad un odg della Camera accolto dal governo il 9 gennaio 2009 nel corso dell’esame del decreto su ”Diritto allo studio, valorizzazione del merito e qualità del sistema universitario e delle ricerca”, con il quale il Governo si impegnava ”a superare gradualmente il valore legale del titolo di studio”.

”Le resistenze conservatrici, autoreferenziali ed opportunistiche del mondo accademico, di fronte a qualsiasi tentativo di riforma universitaria, confermate in queste ultime settimane di scioperi e di tensioni sulla riforma Gelmini, dovrebbero convincere il Governo e il Parlamento – ha detto Lauro – della necessità di abolire, al più presto, il valore legale del titolo di studio, che ha trasformato i nostri atenei in autentici laureifici”.

Secondo il senatore del PdL ”l’abolizione indurrebbe, al contrario, una concorrenza tra gli atenei che darebbero esclusiva importanza alla qualità della didattica” e ”la mancanza, inoltre, del ricorso al pezzo di carta per accedere al mercato del lavoro, implicherebbe la frequenza delle scuole e delle università solo da parte dei ragazzi veramente motivati, con un conseguente miglioramento dell’offerta formativa”.

”La mia proposta dell’abolizione del valore legale del titolo accademico – spiga Lauro – riprende l’impostazione liberale einaudiana e la aggiorna rispetto alla evoluzione della società e del mercato. Lo Stato deve fare un decisivo passo indietro, rinunciando ad un criterio che imporrebbe un livellamento dei sistemi d’istruzione, limitando l’innovazione e la concorrenza, con l’imposizione di schemi rigidi e di regole comuni applicate a tutti gli istituti scolastici operanti sul territorio nazionale”.

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