Vaccini, obbligo di legge per entrare a scuola. Ma solo fino a sei anni. La scappatoia della multa

Vaccini, obbligo di legge per entrare a scuola. Ma solo fino a sei anni. La scappatoia della multa
Vaccini, obbligo di legge per entrare a scuola. Ma solo fino a sei anni. La scappatoia della multa (foto d’archivio Ansa)

ROMA- Il governo ha reintrodotto per decreto l’obbligo di vaccinazione per chi va a scuola, insomma bisogna essere vaccinati per entrare in classe. Ma è un obbligo con una robusta eccezione, vale infatti solo per asili nido e materne, tocca solo i bambini fino a sei anni. Dopo i sei anni, dalle elementari in poi, i genitori restii e renitenti a vaccinare i figli se la potranno cavare pagando una multa. Multa che il governo promette salata ma resta l’assai discutibile principio per cui un comportamento ufficialmente pericoloso e nocivo per la salute pubblica possa essere sanato con pena pecuniaria.

Con l’obbligo di vaccinare i bambini e limitandolo fino a sei anni il governo ha creduto di trovare felice mediazione politica tra “interessi” della sanità pubblica e della pubblica istruzione. Se vaccini tutti fino a sei anni, questo è stato il calcolo, ben pochi resteranno non vaccinati nelle età e nei cicli scolastici successivi e quindi non c’è bisogno di affrontare il delicato problema del che fare con alunni e famiglie che frequentano la scuola dell’obbligo senza essere vaccinati e che al vaccino si oppongono. Una mediazione che può apparire soddisfacente con il metro della politica ma che non è lo è per nulla se la misura è quella della scienza e della medicina.

Se, come dice e rivendica il premier Gentiloni, l’obbligo viene reintrodotto perché la caduta tendenziale del tasso delle vaccinazione mette a rischio al salute pubblica, allora il “diritto all’istruzione” non doveva fare barriere e filtro al “diritto alla salute”. Al di là delle altisonanti parole, il governo, anche per sua interna cultura consociativa, non se l’è sentita di imporre davvero la secca alternativa: no vaccino, no iscrizione a scuola.

In compenso i vaccini obbligatori salgono da 4 a 12, tra gli obbligatori morbillo, parotite, rosolia, varicella, due contro la meningite, anti polio, anti difterite, pertosse, aemophilus inflenzae. Quindi d’ora in poi, presumibilmente già dal prossimo anno scolastico, all’atto dell’iscrizione occorrerà l’esibizione del libretto vaccinale con la documentazione dei vaccini effettuati.

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