Valeria Fedeli, la laurea (che non ha) scompare dalla biografia ufficiale

Valeria Fedeli, la laurea (che non ha) scompare dalla biografia ufficiale
Valeria Fedeli, la laurea (che non ha) scompare dalla biografia ufficiale

ROMA – Sul curriculum di Valeria Fedeli è stata cancellata “la laurea” che non ha mai conseguito. Sulla biografia della neo ministra dell’Istruzione si era aperta una querelle che, nata sui giornali, era finita in Parlamento.

Il ministro ha glissato sulla questione, per lei hanno parlato fantomatiche “fonti vicine” che hanno dato una spiegazione arraffona, del tipo “il diploma conseguito dalla Fedeli si chiamava diploma di laurea”, ma alla fine il titolo è stato cancellato dalla pagina ufficiale.

Dagospia, uno dei primi siti a portare avanti la campagna anti-Fedeli sulla laurea, oggi scrive:

1. DOPO CHE DAGOSPIA HA RIVELATO LA MENZOGNA SUL SUO DIPLOMA, LA NEO-MINISTRA DELL’ISTRUZIONE FEDELI NON PARLA MA CANCELLA LA PAROLA ‘LAUREA’ DALLA SUA BIOGRAFIA
2. INVECE DI METTERCI LA FACCIA, FA TRAPELARE ”FONTI VICINE ALLA MINISTRA” CHE SOSTENGONO CHE IL SUO DIPLOMA ALLA SCUOLA DEGLI ASSISTENTI SOCIALI ”SI CHIAMAVA ‘DI LAUREA’ NEGLI ANNI ’70” (CHI LO CHIAMAVA COSÌ? FORSE SI ERA FATTO UN PO’ TROPPE CANNE?)
3. INTANTO LE STESSE ”FONTI” VANNO SUL SUO SITO UFFICIALE A MODIFICARE IL CURRICULUM DI UNA CHE PER 34 ANNI HA LAVORATO SOLO AL SINDACATO (TESSILE!) E SARÀ IL PRIMO MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA A NON AVERE UN TITOLO ACCADEMICO

Intanto la questione è stata portata in Parlamento dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle della Commissione Cultura di Camera e Senato:

“Rispetto al pasticcio del titolo di studio del ministro Fedeli, il fatto che sul suo sito non sia più scritto ‘diploma di laurea’ ma soltanto ‘diploma’ dimostra che quantomeno un errore è stato compiuto. Resta il fatto che i conti non tornano: soltanto ieri il neoministro dichiarava che ‘all’epoca non esisteva ma oggi quel diploma è una laurea triennale’. A questo punto diventa opportuno porre fine alla questione: la cosa migliore e più semplice è che Fedeli renda pubblico il suo titolo di studio”.

“Al di là della vicenda sulla laurea non-laurea – si legge – resta il fatto che quella di Valeria Fedeli al Miur è palesemente una nomina tutta politica. Ci domandiamo: è stata nominata per essere ministro dell’Istruzione, o per i rapporti con i sindacati, al fine di ricucire lo strappo che ha causato la disastrosa Buona Scuola targata Renzi-Giannini? Certamente il nostro Paese avrebbe avuto bisogno per quel ruolo di una figura che avesse una conoscenza del comparto che il neo ministro, evidentemente, non ha”.

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