Cresce l’allarme per la variante inglese del Covid ormai predominante in alcune aree dell’Italia. Dopo il Cts che ha chiesto esplicitamente un nuovo lockdown, a lanciare l’allarme è anche l’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità. Si va verso un nuovo lockdown?
L’obiettivo per contenere la diffusione della variante è quello di mantenere l’Rt stabile sotto quota 1 e portare il valore di incidenza pari o inferiore a 50 nuovi casi x 100.000 in sette giorni.
Variante inglese Covid, Iss: “Può avere un impatto rilevante”
“Nel contesto italiano la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti.
Per questa ragione, spiega l’Iss, “la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”.
L’Istituto superiore di sanità basa le sue raccomandazioni sullo studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.
L’Iss spiega che, considerata la circolazione nelle diverse aree del paese “si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0″.
Per farlo si devono rafforzare/innalzare le misure in tutto il paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
Variante inglese, Iss: “Fino a 59% casi da variante Gb in alcune aree”
La variante VOC 202012/01 (variante UK) è stata identificata nell’88% delle Regioni/PPAA partecipanti all’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità lo scorso 4-5 febbraio.
Le stime di prevalenza regionale risultano però molto diversificate, con stime comprese tra 0% e 59%. La prevalenza nazionale è pari a 17,8%.
Tre Regioni/PPAA, precisa l’Iss, non hanno partecipato all’indagine.
Una regione invierà i dati nei prossimi giorni, mentre un’altra Regione ha le analisi ancora in corso.
Hanno complessivamente partecipato 82 laboratori.
Su 3.984 casi con infezione da virus SARS-CoV-2 confermata con real-time PCR (RT PCR), sono stati effettuati 852 sequenziamenti del gene S o sequenziamenti in NGS.
Di questi 495 infezioni sono risultate riconducibili a virus SARS-CoV-2 variante VOC 202012/01.
L’Iss spiega che, “considerata la maggior trasmissibilità della variante studiata, e considerato l’andamento in altri paesi interessati precocemente dalla diffusione della VOC 202012/0″,
“è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo”.