Veltroni: “Riapriamo il balcone di Mussolini in piazza Venezia”

ROMA – “Riapriamo il balcone di Mussolini in piazza Venezia a Roma”: lo chiede Walter Veltroni. In un’intervista alla Stampa l’ex sindaco di Roma chiede che “i luoghi del fascismo non siano tabù”

“Il balcone di Piazza Venezia era occultato da un paravento nero. Ma che senso ha? È un metro quadrato su cui si è fatta la storia. Rimuovere i simboli degli errori è il modo migliore per ripeterli. Quel balcone, che era esclusiva del tiranno, deve diventare il balcone di tutti, il balcone della democrazia. Ci si deve salire e si deve guardare la piazza come la vedeva Mussolini il 10 giugno del 1940, quando dichiarò guerra e la folla esultante lanciava i cappelli in aria. Per non dimenticare che cosa è stato”.

Veltroni porta l’esempio di Villa Torlonia, residenza privata del Duce che lui fece restaurare. Dopo il rinnovo Villa Torlonia “non è più il luogo del mito. I bambini vanno in bicicletta lungo i sentieri che Mussolini percorreva a cavallo. Si va a mangiare la pizza nella Limonaia”.

Veltroni critica il revisionismo storico e politico. Sostiene però che la sua condanna sia sancita già dalla Costituzione. Ma “la storia non è fatta di demolizioni di oggetti. (…) La storia consegna i suoi prodotti, le sue opere d’arte, la sua architettura ai posteri perché abbiano coscienza e memoria della loro civiltà. Mi sembra assurdo che si continui a nascondere un ventennio che è parte tragica della nostra storia”.

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