Vendola: "Di Pietro cerca spazio per intercettare gli elettori di destra"

ROMA – ''Il colloquio fra Di Pietro e Berlusconi? Avere considerazione del proprio avversario quando si avvia al tramonto non è una cosa negativa, non ho mai sopportato gli eccessi di demonizzazione della figura dell'avversario''. E' l'opinione di Nichi Vendola che nel corso della registrazione di Sky TG24 L'intervista di Maria Latella, in onda domani mattina, commenta le polemiche sullo scambio di parole, nell'Aula della Camera, fra i due leader.

''E' un bene che Di Pietro superi un antagonismo gonfio di enfasi e di rancore – sottolineato il governatore della Puglia – Tutti noi dobbiamo essere in grado di vivere la contesa politica senza sovraccaricarla di emozioni cattive e di odio che non mi sembra l'ingrediente necessario alla buona politica, si può combattere l'avversario rispettandone l'umanità''.

Ormai, spiega Vendola, ''Bossi e Berlusconi sembrano due figurine da Istituto Luce, archeologia rispetto ai desideri del presente, del paese e al desiderio di cambiamento che è molto forte nell'Italia migliore''.

''Di Pietro sente restringersi lo spazio a sinistra, la crescita di Sel e il protagonismo del segretario del Pd lo hanno spiazzato e crede che ricollocandolo a destra nella coalizione di centrosinistra possa metterlo in grado di intercettare l'eventuale crisi del centrodestra. E' un'operazione comprensibile e legittima, forse un po' disinvolta nei tempi e nei modi'', ha detto Nichi Vendola a Maria Latella.

Sulle primarie il leader di Sel ha detto: ''Le primarie come una selezione per un trionfo personale, ma come un'occasione pubblica per parlare delle questioni reali dell'Italia e del suo futuro, possono essere una bella gara, piuttosto che una competizione cattiva, per questo non sono preoccupato se Di Pietro mi toglierà voti''.

''Sono rimasto sconcertato dall'apprezzamento della vera natura del potere, non solo di quello politico, dal fatto che una personalità così modesta come Luigi Bisignani possa essere il padre confessore di una vera e propria processione di ministri, e contemporaneamente interfaccia di direttori di giornali e di uomini del mondo economico'': Vendola ha commentato così quanto emerge dalle intercettazioni sulla P4.

''Sono d'accordo con Bersani, credo che ci possa essere un uso barbarico delle intercettazioni telefoniche. Ritengo che soprattutto il principio della privacy dei cittadini vada rispettato e regolamentato. Vorrei, però, che questo dibattito fosse il più lontano possibile dalle cose che stiamo imparando dalla mole impressionante di intercettazioni telefoniche che ruotano intorno al caso Bisignani, attorno a magistrati che sono a disposizione di una gestione distorta del potere. Vediamo – conclude il leader di Sel – fino in fondo cosa c'è dentro quella casa, dentro quel luogo opaco, cerchiamo di aprire porte e finestre e di come possa entrare lì dentro luce e aria fresca''.

Comments are closed.

Gestione cookie