Vendola pensiero: “Ossi di seppia, partiti morti, ora costellazioni solidali contro l’anima oscura”

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

Nichi Vendola lancia la sfida ai partiti e dice: la loro vita naturale è conclusa, puntiamo tutto sulle virtù civiche, ovvero utilizziamo il modello delle mie fabbriche, le “fabbriche di Nichi”. Il riconfermato governatore della Puglia, in un’intervista a La Repubblica, analizza la situazione all’indomani delle elezioni regionali. Dice che i partiti sono «fuggiti», «spariti», «scomparsi». Si affida alle poesie di Eugenio Montale definendoli «ossi di seppia». Definisce il Partito democratico il più morto di tutti, un «fuggito democratico» e il centrosinistra la coalizione «delle illusioni» i cui attori sanno solo «competere tra loro» senza strumenti per battere Berlusconi.

Se il futuro, per Veldola, è senza partiti, la soluzione è sostituirli con le sue fabbriche (i comitati promotori costituiti per lo più da giovani volontari) che «fabbricano speranze, sono connesse alle piazze, alle vite degli ultimi».

«I partiti – dice nell’intervista – sono finiti, consumati, inadeguati, fuori dalle virtù civiche. Aree delimitate da una specie di filo spinato in cui la competizione è sfacciata, ossi di seppia, luoghi pieni di detriti, posti senza anima» la cui «vita naturale si deve considerare conclusa».

Meglio allora le sue fabbriche, i suoi comitati promotori la cui esperienza, promette, porterà anche a livello nazionale come il suo slogan «La poesia è nei fatti». Fabbriche che affondano le proprie radici in mezzo alla gente e la cui parola d’ordine, ricorda Vendola, è «cooperazione: l’uno a fianco all’altro». Senza di loro, ammette, non avrebbe potuto vincere e ora è pronto a mettere questa esperienza a disposizione di tutto il centrosinistra. «Io porto le fabbriche  – dice – un segno nella costellazione».

«Siamo imbattibili – afferma – a utilizzare al meglio gli strumenti e le parole: connettere, coinvolgere, gratificare. Vede la meraviglia del volontariato, vede la forza oscura dell’anima, il piacere di costruire qualcosa di nuovo». Ma guai a dirgli che i suoi elettori lo osannano con devozione di stampobberlusconiano; Vendola risponde piccato: «Quale Berlusconi! Qui in Puglia c’è stata semina. Ed ora c’è raccolto».