ROMA – “Sel ha votato per Romano Prodi, i nostri voti ci sono tutti e sono identificabili, perché sulle nostre schede c’era scritto ‘R.Prodi’, ma c’e’ qualcuno che vuole rimestare nel torbido”, ha dichiarato a caldo il leader di Sel Nichi Vendola, dopo la quarta votazione per il presidente della Repubblica. Vendola si riferisce al sospetto che i voti che sono mancati a Romano Prodi, in particolare i 51 che sono confluiti su Stefano Rodotà possano essere arrivati da Sel.
Il governatore della Puglia è critico con gli alleati: ”Se il Pd non è in grado di trovare la sua unità e deve fare il congresso sul processo di selezione del capo dello Stato, ci facciano sapere prima chi ha vinto il congresso”.
“Se si dovesse rinunciare alla candidatura di Romano Prodi, Sel tornerà a votare per Stefano Rodotà. Noi abbiamo un’idea nobile di politica e per noi il nome di Romano Prodi il nome che poteva sbarrare la strada ad ogni ipotesi di governissimo”, ha aggiunto.
“I grandi elettori di Sel hanno votato con tutti compattamente per Romano Prodi, facendo un grande sacrificio nel rinunciare a votare per Stefano Rodotà, non un candidato di bandiera, ma una delle più belle biografie della storia repubblicana”. Interrogato sulla possibile candidatura del ministro dell’Interno Cancellieri, il leader di Sel ha detto di ritenerla una ”figura rispettabilissima nei cui confronti non c’è nessuna ostilità. Il vero problema è la scelta delle alleanze, perché un inciucio tra Pd e Pdl sarebbe un inciucio intollerabile”.
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