Venezia, rassegna About Women. Moretti (Pd): “Smart working per le donne è ritorno al passato”

Al Festival di Venezia si parla di gender gap. Alessandra Moretti all’evento About Women.

“Lo smart working rischia di segnare il ritorno al tinello per molte donne”, dice l’eurodeputata Pd Alessandra Moretti, intervenendo alla terza edizione di About Women, la rassegna dedicata alle donne del Festival del cinema di Venezia.

“Un balzo all’indietro di decenni che non deve farci retrocedere rispetto ai passi in avanti faticosamente condotti in questi anni”, dice Moretti.

“La quarantena sembra aver rafforzato alcuni stereotipi di genere, per esempio quello che vede le donne impegnate nella cura della casa e dei figli. La situazione per le donne è difficile , con le scuole chiuse da marzo.

“Siamo a un punto di svolta – secondo l’europarlamentare – il 2020 è l’anno zero delle donne, l’anno in cui rischiano di tornare indietro di un secolo”.

“Ecco perché dobbiamo puntare ancora di più sul sostegno all’occupazione femminile, rischiamo di perdere molti talenti. La parità di genere deve attraversare tutti gli ambiti della società, essere trasversale e non un “club per signore”.

About Women giunto alla sua terza edizione

Nell’ambito delle numerose iniziative a sostegno e promozione della cultura cinematografica, la Fondazione Ente dello Spettacolo realizza un confronto sul ruolo della donna nella società e nel lavoro, focalizzando l’attenzione sul tema del “salary gender pay gap” e su quello delle discriminazioni di genere.

In questi anni, proprio dal mondo del cinema, sono stati lanciati appelli e denunce che hanno contribuito a disvelare soprusi, umiliazioni e violenze spesso subite da molte attrici e professioniste che lavorano in questo settore.

Arrivato alla sua terza edizione, “About Women” propone anche quest’anno un dibattito profondo e stimolante su uno dei temi maggiormente dibattuti anche nel nostro Paese.

La dimensione europea e il ruolo delle donne nella gestione della crisi determinata dalla pandemia, sono argomenti di grande attualità e spunto di riflessione.

Numerosi gli incontri in cartellone per la rassegna che si è tenuta nella giornata di sabato 5 settembre.

Si parte con Gender mainstreaming: le pari opportunità ai tempi del Covid19, un incontro condotto dalla giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario che ha visto la partecipazione di Alessandra Moretti insieme con la collega Cinzia Bonfrisco (europarlamentare Lega), Chiara Pastorino (GlobalBanding and Performance Management, Diversity & Inclusione senior, Director presso Intesa San Paolo), Francesco Masiero (Ceo Pba SpA) e Paola Tommasi, (economista).

Poi l’intervista di Massimo Giletti a Pietro Bartolo, oggi europarlamentare ma per tutti “il medico di Lampedusa”. Nato in una famiglia di pescatori, Bartolo ha esercitato la professione nell’isola in cui è nato e cresciuto, dove si è occupato della gestione del fenomeno migratorio dal punto di vista sanitario, fornendo assistenza medica durante gli sbarchi.

La sua è una storia di chi, non dimenticando le difficoltà passate, ha deciso di vivere in prima persona quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo. E che oggi combatte affinché l’Europa non guardi dall’altra parte.

E ancora l’intervista di Tiziana Ferrario a Massimo Giletti, che da quest’estate, dopo le minacce del boss Filippo Graviano, vive sotto scorta.

La “colpa” del giornalista è di essersi occupato, nel suo programma Non è l’Arena, delle scarcerazioni dei mafiosi dopo le rivolte nelle carceri. Ma l’impegno antimafia di Giletti non è recente: da anni racconta l’incredibile storia delle sorelle Napoli, tre donne di Mezzojuso, piccolo centro in provincia di Palermo già “feudo” di Bernardo Provenzano, che essendosi ribellate alla mafia dei pascoli hanno subito ogni tipo di sopruso.

Infine un incontro, condotto da Tiziana Ferrario, dedicato a Europa creativa 2021/2027: le sfide culturali e il ruolo del Parlamento. L’obiettivo fondamentale del programma è promuovere, rafforzare e proteggere la diversità culturali e linguistiche, il patrimonio culturale e la creatività europei. 

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