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Venezia, nave da crociera urta battello. De Falco: “Pericolo segnalato. Politica assente”

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Venezia, nave da crociera urta battello. De Falco: “Pericolo segnalato. Politica assente”

VENEZIA – Pericolo segnalato, ma la politica se ne frega. Si può riassumere così la posizione del comandante Gregorio De Falco, passato alla storia per aver intimato al capitano della nave Concordia, Francesco Schettino, di non abbandonare l’imbarcazione durante la tragedia che si consumò nel 2012 di fronte all’isola del Giglio, causando 32 morti. “Ancora una volta a dispetto della norma posta nell’ordinamento, a distanza di 7 anni”, dal decreto ministeriale del 2012 “ci troviamo in un regime transitorio” e, dunque, discrezionale, spiega all’Agi il senatore ex M5s.     

“Dal momento in cui è stato identificato chiaramente il pericolo” la disciplina provvisoria “non vuole danneggiare interessi commerciali, a discapito della sicurezza e del bene pubblico”, osserva. Uno stato di diritto “assicura la coerenza e il rispetto delle applicazione delle norme”, nota ed aggiunge: “Questo evento non è dissimile da quello del 2013” quando il Jolly nero abbattè le torri piloti a Genova, ricorda. “E’ necessario che la politica assuma atteggiamenti di maggiore responsabilità. Una nave gigantesca” con un’inerzia tale “che uno o due rimorchiatori non garantiscono alcuna sicurezza in spazi cosi angusti” non deve, insomma viaggiare nel canale della Giudecca. Quindi De Falco lancia una frecciata a Matteo Salvini: “I porti sono stati chiusi dal ministro dell’Interno ai naufraghi, non a navi di 300 metri e più che entrano nella cristalleria di Venezia”. (fonte AGI)

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