ROMA, 3 NOV – Un libro sull’arte islamica da 7mila euro, l’abbonamento al Teatro alla Scala da 4mila euro, ventimila euro di acquisti in una galleria d’arte di New York, un’automobile da cinquecentomila euro: da quanto scrive il Fatto Quotidiano, per i due esponenti del Popolo delle Libertà Marcello Dell’Utri e Denis Verdini la crisi sembra essere solo una parola che si legge sui giornali.
Secondo quanto scrive il fatto Quotidiano, gli atti dell‘inchiesta della Procura di Firenze riportano dettagli di una vita particolarmente agiata per i due fidati colleghi e amici del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Scrive il giornale di Antonio Padellaro: “Dell’Utri non sembra curarsi di quanto ha in cassa. Compra libri in giro per il mondo, tra Italia, America e Parigi. Solo nel 2007 supera i 50 mila euro: a ottobre compra un volume da 7 mila euro sull’arte islamica all’International general rare books. Dieci giorni dopo altri 7 mila euro alla Librairie des amateurs di Parigi. Nel febbraio 2008 altri 9500 euro a Montepulciano. Una settimana dopo 5 mila a Modena. Sempre libri, non in edizioni economiche. Intanto 4 mila euro se ne vanno per l’abbonamento alla Scala”.
“Lo stile di vita a sei zeri contagia anche Verdini”. Avrebbe una Maybach che da mezzo milione di euro “oggetto di tanta attenzione da parte dei pm fiorentini che vogliono ricostruire come sia stata pagata”. Ma i lussi del coordinatore del Pdl, secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano, non finirebbero qui.
“Nel gennaio 2009 il parlamentare stacca un assegno da 100 mila euro per un atelier dell’esclusivissima località sciistica di Crans Montana. Dai resoconti sembrerebbe proprio il conto corrente di uno sceicco. E invece ecco la scoperta dei pm: il Credito Cooperativo Fiorentino puntella le traballanti casse della famiglia. Al presidente sarebbero andati direttamente finanziamenti per 1, 6 milioni. Poco importa se, evidenziano i giudici, anche Verdini non pagava le rate alla scadenza. Non basta, Simonetta Fossombroni, la moglie di origini nobili e di rinomata bellezza, ha ottenuto dalla banca altri 7, 5 milioni. Per non dire delle società riferibili alla famiglia: a Toscana Edizioni vanno 7 milioni, Castello di Signa riceve 11, 5 milioni. Verdini e amici stretti ottengono complessivamente dal Credito Cooperativo Fiorentino 63 milioni e spiccioli. E quando i creditori cominciano a farsi sotto interviene Antonio Angelucci, senatore (Pdl) e re delle cliniche, con bonifici per 8, 3 milioni. Così il coordinatore Pdl può continuare la sua vita extra-lusso”.