Veronica Teodoro, baby assessore di 19 anni nominata dal padre

Veronica Teodoro, baby assessore di 19 anni nominata dal padre
Veronica Teodoro e il padre Gianni

PESCARA – Si chiama Veronica Teodoro, ha 19 anni, ed è l’assessora più giovane d’Italia. Il neoeletto sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio ucciso da Prima Linea nel 1979, l’ha nominata assessore al Patrimonio del Comune su indicazione del padre di lei, Gianni Teodoro, politico locale di lungo corso e principale esponente della lista che porta il suo nome. Il sindaco Alessandrini, appoggiato dal Pd e da numerose liste civiche si è trovato per ragioni di equilibrio politico a dover assegnare un posto a un esponente della lista Teodoro, formazione centrista che ha raccolto più di mille voti alle scorse amministrative. Ma per via della legge sulla rappresentanza di genere nelle giunte, serviva una donna. E così papà Gianni, vedendosi negato il diritto a quel posto in Giunta, ha pensato di indicare sua figlia, appena diciannovenne. E il sindaco ha acconsentito.

Così la nomina di Veronica, studentessa fuori sede iscritta al primo anno di Giurisprudenza all’Alma mater di Bologna, è presto diventata un caso che ha fatto storcere parecchi nasi. Il Movimento 5 Stelle ne ha subito chiesto le dimissioni, ma la baby assessora è determinata a portare avanti l’incarico assegnatole.

Intervistata da Giuseppe Caporale per il quotidiano la Repubblica di domenica 29 giugno, la neo-assessora racconta senza troppi imbarazzi le vicissitudini che hanno portato alla sua nomina:

Quanto tempo ha avuto a disposizione per decidere?
Papà mi ha dato solo due ore.
Come, papà? Non glielo ha chiesto il sindaco?
No, è stato mio padre a chiamarmi. Qualche giorno fa mi ha detto: c’è questa opportunità, sappi che potrebbe non essere facile… Io senza pensarci troppo ho detto sì. Poi mi hanno chiamato tutti. Mio zio Piernicola che è consigliere comunale a Pescara. E anche l’altro mio zio Maurizio che diversi anni fa è stato assessore regionale. Anche il mio fidanzato e mia madre erano sorpresi. Penso proprio che adesso la mia vita cambierà.
Si è già pentita?
Per niente, voglio dimostrare di essere all’altezza del ruolo che mi è stato assegnato.
Pensa di meritarlo?
Ha scelto mio padre, è vero, ma alla fine il sindaco Alessandrini poteva anche dire di no. È lui che mi ha nominato e mi ha indicato come sua collaboratrice. Si fida di me, anche se mi conosce poc. Devo ricambiare questa fiducia.
Lei è in carica da due giorni. Ha già preso possesso del suo ufficio? Ha parlato con i suoi nuovi collaboratori?
No, non so neanche quale sarà il mio ufficio. So solo che avrò dei segretari che mi aiuteranno nel lavoro di tutti i giorni.
Lei ha la delega al patrimonio comunale. Ha idea di quanti e quali siano i beni pubblici di cui dispone il Comune di Pescara?
Sinceramente no, ma avrò modo e tempo di valorizzarli e metterli ancora di più al servizio dei cittadini.
La sua nomina ha scatenato molte polemiche.
Sono dispiaciuta soprattutto per i commenti di alcuni miei compagni di classe sui social network. Forse sono state le critiche che mi hanno ferito di più. Papà, però, dice che questo purtroppo rientra nelle difficoltà della strada che ho deciso di intraprendere.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie