“Versai a Tarantini 150.000 euro per vantaggi negli appalti”. Intini e i rapporti con “Gianpi”

L'imprenditore pugliese Enrico Intini

Enrico Intini aveva dato 150.000 euro a Gianpaolo Tarantini: l’imprenditore pugliese spiega che quella cifra era una sorta di “polizza” che aveva versato per ottenere una via preferenziale nell’assegnazione di alcuni appalti.

In particolare, Intini spiega che la sua azienda era interessata ad entrare nell’elenco delle società che lavoravano con la Protezione Civile per la gestione delle emergenze: la vicinanza di “Gianpi” a Silvio Berlusconi sembrava una garanzia sufficiente per poter arrivare a Bertolaso.

Il versamento a favore di Tarantini avvenne nello studio dell’avvocato fasanese Salvatore Castellaneta. Una delle opportunità promesse da Tarantini è appunto l’incontro con il numero uno della Protezione civile.

Intini ha raccontato alla magistratura che Bertolaso gli suggerì di verificare se ci fossero opportunità di lavoro con Finmeccanica. Gli altri contatti prospettati a Intini furono quelli degli ingegneri Domenico Iannone, di due manager della Selex (sistemi elettronici), Manlio Fiore e Marina Grossi.

Ma gli incontrii non andarono a buon fine, visto che a Intini venne prospettata l’imminente revisione del sistema di Isoradio, che però non rientrava nei suoi interessi imprenditoriali.

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