Versione su “Silvius”, la prof: “Io militante? Sì, della parrocchia”

guzzanti_berlusconiQuella versione di latino su Silvio Berlusconi e il lodo Alfano le è costata una serie di appellativi del quotidiano “Il Giornale”. Angela Di Nanni, la prof del liceo “Vecchi” di Trani replica a quanto scritto da Gianluca Veneziani: «Mi rivolgerò ad un avvocato perché l’articolo e i commenti ad esso, su internet, mi offendono e mi diffamano. Io una militante? Sì, lo sono, della parrocchia di San Giuseppe, da 25 anni».

Insomma respinge tutte le accuse che le sono state rivolte, specialmente quella di voler politicizzare gli studenti con un messaggio anti-Berlusconi: «Questa persona, che non posso definire giornalista visto che non ha verificato quanto riporta vorrei guardarla negli occhi e capire perché ha mentito. Nel testo che ho fatto tradurre il nome Berlusconi non c’era perché il titolo non l’avevo dato ai ragazzi. A me interessava il periodo che comincia da ‘tribunal’ in poi, con la sentenza della corte costituzionale, mi interessava dal punto di vista del tipo di costrutto sintattico, appena spiegato ai ragazzi».

A farla andare su tutte le furie quel commento sul suo insegnamento del “latino fai da te”: «Io faccio studiare e tradurre i classici. Questo era un modo per iniziare con una classe che ho preso quest’anno. Quanto accaduto è grave e sono convinta che i miei ragazzi non c’entrino, apprezzo la loro solidarietà e quella dei colleghi e del preside, amo il mio lavoro, lo faccio anche dedicandogli, gratuitamente, il mio tempo libero, e non mi sarei mai immaginata nulla di simile».

A fare ritornare sulla retta via chiunque non rispetti la personalità di Berlusconi-Silvius ci penserà Gabriella Carlucci, vicepresidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia con un’interrogazione Ministro Gelmini chiedendole di aprire immediatamente un’inchiesta sull’accaduto e di verificare se vi siano gli estremi per richiami ufficiali e sanzioni disciplinari: «La versione di latino contro Silvio Berlusconi è un atto gravissimo. È una vergogna che si usi la cattedra per fare propaganda politica e per dileggiare ed offendere il Presidente del Consiglio. Tentare di orientare ideologicamente le menti di giovani ragazzi in formazione significa tradire la propria missione di educatori. Come parlamentare eletta nella zona di Trani sono davvero indignata».

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