Vertice a Palazzo Chigi, M5s propone la revoca delle concessioni ad Autostrade

di Daniela Lauria
Pubblicato il 25 Giugno 2019 - 21:54| Aggiornato il 26 Giugno 2019 OLTRE 6 MESI FA
Vertice a Palazzo Chigi, M5s propone la revoca delle concessioni ad Autostrade

Vertice a Palazzo Chigi, M5s propone la revoca delle concessioni ad Autostrade

ROMA – Vertice serale a Palazzo Chigi sull’Autonomia. Con il Movimento 5 stelle che chiede la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia. Al tavolo infatti col premier Giuseppe Conte e i due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, era presente anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Ma alla fine non se ne fa niente. Nessuna decisione, a quanto si apprende, è stata presa al termine dell’incontro, definito “interlocutorio”.

L’annoso tema della revoca delle concessioni è legato al crollo del Ponte Morandi di Genova, ad agosto dello scorso anno. Si attendeva una decisione dopo che il Mit, in seguito alle controdeduzioni di Autostrade del 9 maggio scorso, si era preso due mesi di tempo per decidere.

La richiesta di revoca delle concessioni arriva tra l’altro proprio nel giorno della posa della prima pietra del nuovo ponte, ma anche in un momento assai delicato, visto che la società controllata da Atlantia della famiglia Benetton è coinvolta in diversi dossier e di recente anche in una ipotesi di ingresso in Alitalia. Ipotesi fortemente sponsorizzata dalla Lega. 

Ma Di Maio era partito sul piede di guerra: “Lo abbiamo sempre detto: chi ha sbagliato deve pagare. E, ve lo assicuro, pagherà! Il mio abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato è con voi!”, ha scritto su Facebook prima di recarsi a Palazzo Chigi. 

Poi l’attacco a tutti i concessionari autostradali: “Per anni i concessionari delle autostrade hanno infatti solamente arricchito il proprio portafoglio, aumentando i pedaggi al casello, spesso senza garantire un’adeguata manutenzione. E i risultati, purtroppo, si sono visti. Oggi purtroppo non possiamo ridare la vita a quelle persone, ma proviamo a fare giustizia. Grazie all’impegno del ministro Toninelli, stiamo per attuare un’autentica rivoluzione che ci consentirà da gennaio del prossimo anno di avere persino tariffe ridotte e recuperi di efficienza anche oltre il 20 per cento”.

Il tema dei pedaggi ha dominato l’intera mattinata di martedì 25 giugno. Il presidente dell’Authority per la Regolazione dei Trasporti ha spiegato che la riforma del sistema tariffario autostradale non blocca i cantieri. “Non abbiamo modificato i contratti, non c’è nessun blocco degli investimenti, quelli programmati devono andare avanti nel modo più assoluto, mentre quelli non realizzati dovranno essere ristipulati”, ha detto aggiungendo di essere rimasto “un po’ sorpreso” dalle accuse.

Col nuovo sistema, che l’Art ha già applicato recentemente per le concessioni scadute dell’Autobrennero e delle Autovie Venete, si mandano in soffitta i sei diversi sistemi tariffari che finora regolavano i pedaggi e si supera il meccanismo dei loro aggiornamenti annuali. Il nuovo sistema è basato sul metodo del price-cap, con l’introduzione di un indicatore di produttività secondo indicatori oggettivi basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore e questo garantirà trasparenza ed equità dei pedaggi. (Fonte: Ansa)