Vicenza: il Muro di Berlino divide ancora

Pubblicato il 25 Novembre 2009 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

A Vicenza i postumi della Guerra Fredda si fanno sentire nella forma dell’opera buffa politico-telematica. Qui, un assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, ha finanziato un testo col nobile scopo di spiegare ai giovani delle scuole superiori cosa abbia significato il muro di Berlino, la sua nascita, la sua caduta, il suo simbolismo.

Fin qui, tutto bene. E tutto andrebbe liscio se solo qualche professore un po’ troppo curioso non si mettesse a leggere il testo un po’ più da vicino. E da qui a scoprire il pasticcio il passo è molto breve. Perché infatti l’opera, che l’assessorato ha finanziato per quindicimila euro, sarebbe in realtà un raffazzonato centone di testi. Di questa scoperta, compiuta dai professori di un Itis vicentino, l’esponente del Pd locale Matteo Quero si è fatto eco.

E così si scopre che Wikipedia, la popolare enciclopedia telematica, è stata messa a profitto. Sergio Romano ha avuto l’onore di vedere plagiato un giudizio espresso in un recente libro, anche se forse solo perché questo si trovava in una pagina del sito dei carabinieri. Stesso privilegio è toccato a un sito turistico sulla Germania.

Se tutto finisse qui, anche gli animi più severi si limiterebbero a un bonario sorriso verso questi Pierini finanziati col soldo pubblico. E invece, a quanto pare, nell’infausto libretto c’è anche posto per la sottile, ma nemmeno tanto, maliziosità politica, visto che vi si possono trovare gli interventi di un parlamentare Pdl ai convegni di Azione Giovani e, soprattutto, vi si ammira un corredo fotografico di croci celtiche presentate come  simbolo di spiritualità irlandese.

L’assessore Donazzan ha risposto alle critiche rivoltegli affermando di non accettare lezioni di stile da Quero (di cui ha ricordato un episodio poco glorioso). Riguardo al copia e incolla si è limitata a dire che: « E’ una ricerca su testi: ovvio che dei giovani navighino su Internet. »