Video Mesiano su Canale 5, garante privacy aprirà istruttoria? Anm spera in Napolitano

Un immagine del video su Raimondo Mesiano

Tante le reazioni al filmato mandato in onda da Canale 5 che riprende il giudice Mesiano in abiti borghesi. L’Autorità garante per la privacy sta valutando la segnalazione dell’Anm, relativa ai servizi di alcune testate giornalistiche riguardanti la persona del magistrato, anche al fine di aprire una possibile istruttoria.

«La magistratura italiana e l’Associazione nazionale magistrati sono vivamente preoccupate per la grave tensione che coinvolge le istituzioni del Paese e rischia di alterare l’equilibrio tra i poteri dello Stato», ha scritto Luca Palamara, presidente dell’Anm, in una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

«Se, per un verso – scrive Palamara – la recente decisione della Corte Costituzionale è stata l’occasione per rinnovare gli attacchi e le invettive nei confronti della magistratura e di singoli giudici, è davvero incredibile assistere ad una inedita opera di denigrazione mediatica di un magistrato: il telegiornale del mattino di “Canale 5” ha pedinato il giudice Mesiano, riprendendolo abusivamente nelle sue occupazioni quotidiane e definendo “stravaganti” i suoi comportamenti; il quotidiano “il Giornale” ha pubblicato un articolo nel quale riporta il racconto di un anonimo avvocato, che avrebbe carpito in un ristorante alcune frasi del giudice Mesiano di commento ai risultati delle elezioni del 2006».

Il leader del sindacato delle toghe, quindi, aggiunge: «non crediamo che esistano precedenti simili in Italia, per denigrare una persona e delegittimare una funzione essenziale e delicata per la civile convivenza in uno Stato di diritto. Per questi motivi, Signor Presidente – conclude Palamara – ci rivolgiamo a Lei quale massimo garante delle istituzioni dello Stato».

Intanto la questione finirà pure al vaglio del Consiglio Superiore della Magistratura. Il video diffuso da “Mattino 5” e il contenuto dell’articolo apparso su “Il Giornale” saranno tra i temi al centro della riunione della Prima Commissione del Csm di martedì mattina.

Non si è fatta attendere tuttavia la replica di Mediaset. «Non accettiamo bacchettate da chi negli ultimi mesi ha reso sistematica prassi giornalistica lo spionaggio a senso unico dal buco della serratura», ha replicato il Direttore generale di News di Mediaset, Mauro Crippa.

«Troppo comodo prendersela oggi con Brachino – prosegue -, che mostra a passeggio per strada un magistrato che obbiettivamente ha acquisito notorietà nazionale ed internazionale, quando l’informazione giornalistica è dominata da curiosità assai più morbose». «Vogliamo tutti maggiore sobrietà nell’informazione? – si chiede Crippa -. Le News di Mediaset raccolgono l’invito in attesa che lo stesso facciano quelli che così istericamente ci criticano».

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