ROMA – Partono i primi 30 provvedimenti disciplinari a carico di altrettanti vigili urbani assenti dal lavoro la notte di Capodanno. Le procedure sono state proposte dal Corpo della polizia locale alla Commissione disciplinare del Campidoglio. Lo rende noto lo stesso Comune di Roma. Le sanzioni previste in casi del genere vanno dalla sospensione per 11 giorni fino al licenziamento.
Nel primo pomeriggio di lunedì 5 gennaio, gli ispettori del ministero della Pubblica amministrazione si sono recati in Campidoglio per far luce sul caso. I dirigenti ministeriali hanno incontrato il comandante Raffaele Clemente per un confronto e uno scambio di informazioni e pareri e visionato alcuni documenti. I dati inizialmente divulgati dal Campidoglio parlavano di “44 posizioni risultate palesemente fallaci, cioè prive di una qualsiasi giustificazione fondata per l’assenza dal lavoro”, cifra che però “non riassume la totalità delle anomalie e non deve essere confuso con i dati generali che certificano comunque una eccezionalità difficilmente spiegabile”.
Ma ne è subito nata una guerra di cifre tra comando e amministrazione comunale da un lato e sindacati di categoria dall’altro, con il segretario generale della Uil Fpl Sandro Bernardini, che ha sostenuto:
“Gli operatori di Polizia locale sono stati chiamati in reperibilità in base ad un vecchio elenco, con l’invio di chiamate e Sms anche a pensionati e malati gravi, visto che l’elenco aggiornato era indisponibile per un virus nel sistema informatico. Grottesco, quindi, arrampicarsi su dati che includono tra gli assenti anche i pensionati…”.
Il braccio di ferro con le sigle sindacali si è poi allargato anche ad altri settori, interessati dalla riforma del salario accessorio e dal nuovo contratto decentrato scattato ai primi di gennaio.
In serata la prima batosta. Nel comunicato del Campidoglio si parla di “primo punto di svolta nell’inchiesta amministrativa”.
“Si tratta dei casi che ai primi accertamenti sono apparsi più chiari e più gravi. Per casi come questi è previsto un periodo di cinque giorni al termine dei quali deve partire la lettera disciplinare per consentire tutte le misure previste dalla legge.
Ai 30 dipendenti è stato contestato l’articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009 che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria del 2002-2005, 2006-2009 che prevede sanzioni che vanno da una sospensione di undici giorni fino al licenziamento.
Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d’ingrandimento dalla task force dei vigili, guidata dal vicecomandante Modafferi, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all’inizio. L’inchiesta disciplinare continuerà mentre la commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni dopo aver informato gli interessati passerà alla contestazione dei comportamenti”.
Nell’ambito dell’indagine si attende anche l’inizio dei colloqui con gli agenti coinvolti. E mentre il comando “studia le carte”, il Codacons ha presentato sulla vicenda un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti.
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