Sanitopoli Abruzzo: il “re delle cliniche” Angelini indagato per bancarotta

CHIETI – Vincenzo Angelini, il “re delle cliniche” abruzzese, grande accusatore di Ottaviano Del Turco nello scandalo sulla sanità, è finito nei guai per bancarotta. Come ha raccontato Katia Giammaria su Il Centro, le indagini della Procura di Chieti per bancarotta fraudolenta si sono concluse con questo risultato: “Un crac di circa 200 milioni di euro, con un monte di debiti (massa passiva) di 400 milioni”.

Come ricorda la Giammaria, “i principali indagati sono l’ex magnate della sanità privata Vincenzo Maria Angelini, la moglie Anna Maria Sollecito, la loro figlia Chiara, (assistiti dall’avvocato Sabatino Ciprietti) e anche i revisori di alcune società”.

La bancarotta, scrive la Giammaria, “si consuma intorno a 12 società, così dice il pool di magistrati, Pietro Mennini, Giuseppe Falasca e Andrea Dell’Orso. Sei fanno riferimento alle aziende sanitarie private: casa di cura Villa Pini, Maristella, SanStefar, Sanatrix, (quelle per le quali la curatela fallimentare ha concesso l’esercizio provvisorio), Santamaria e Piccolo rifugio La Cicala, e sei alle società di servizi a sostegno delle prime: Novafin (la holding), Seac, Verde, Verde 2, Logicon e Sistemi organizzativi. La società che non rientra nella inchiesta è la Gestioni manageriali”.

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