ROMA – “Non mi dimetto, resto sindaco e viceministro”. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno ed attuale viceministro alle Infrastrutture, dopo essere stato insignito recentemente col premio “un culo per due poltrone“, consegnatoli da una troupe delle Iene, si è sfogato ai microfoni di Radio 24. Ospite del programma radiofonico La Zanzara De Luca ha motivato le sue mancate dimissioni: “La sofferenza di quelli del Fatto Quotidiano per il doppio incarico non immaginate quanta soddisfazione mi dà. Potessi prolungare per dieci anni questa situazione sarebbe il massimo”. Per poi cominciare a sparare a raffica su tutto e tutti.
Il rifiuto di lasciare la poltrona di sindaco, nonostante l’incarico parlamentare, perché: “Si scioglierebbe anche il consiglio comunale e sarebbe irresponsabile, si paralizzerebbe l’attività amministrativa. Non mi dimetto da viceministro perché sono l’unico rappresentante del Sud in un settore operativo. La norma è assurda – dice – In Francia fanno i presidenti del consiglio e i sindaci. Serve a non perdere il contatto con la realtà, a non perdere la testa”.
Poi spara a zero su tutti i giornalisti che sono andati a chiedergli conto della sua riluttanza. Primi fra tutti quelli delle Iene: “Sono più ciucci che iene, sono venuti a Salerno per disturbare una processione, ci vogliono dei limiti. Quando si vuole un’intervista si telefona e si chiede”.
Non se la cavano nemmeno al Fatto Quotidiano: “Sono degli sfaccendati che non hanno niente da fare. Lavorino di più e che Dio dia loro la malaventura. Auguro a loro lunga vita e di fare la fine di San Gregorio Armeno”.
Milena Gabanelli, che di recente lo ha intervistato per Report: “La Gabanelli? Che tristezza, lei e i suoi collaboratori di etnia incerta. Ma in qualche modo si deve campare”. Conclude con una doppia stilettata finale. La prima a Marco Travaglio: “Dietro ai moralisti a 18 carati, scava e scava, ci sono sempre altri interessi”. La seconda al già citato Report: “Luogo di produzioni di sfiga. Dietro mi porto sempre un corno di corallo, insieme alla Madonna”.
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