ROMA – Vincenzo De Luca è il sindaco di Salerno e il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti del governo guidato da Enrico Letta. Un doppio incarico su cui l’Antitrust ha aperto un fascicolo di incompatibilità che dovrà essere chiuso entra il 30 novembre.
De Luca ha spiegato di tenere il doppio incarico in attesa delle deleghe da Letta, ma per l’Antitrust ha aspettato troppo tempo. Il sindaco e viceministro viola due leggi, del 2004 e del 2011, che sanciscono che “il titolare di incarichi di governo non può ricoprire altri uffici pubblici”, spiega Ottavio Lucarelli su Repubblica:
“Una vicenda che divide il Pd e che ha attraversato anche la Festa democratica di Genova dove De Luca, dal palco, aveva annunciato: «È il premier a dover definire le mie deleghe. Si dice che io voglia mantenere due incarichi ma non voglio niente. Chiedo solo il rispetto della legge che, in questo momento, sono l’unico a rispettare avendo attivato la procedura di decadenza in Consiglio comunale ». Procedura in realtà impantanata nella commissione Statuto”.
Lucarelli scrive che De Luca “crea imbarazzo nel partito”, con Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd, che ha dichiarato:
“«È un errore mantenere il doppio incarico. A maggior ragione, se non gli danno le deleghe da viceministro De Luca rassegni le dimissioni dal governo e continui a fare il sindaco di Salerno»”.
De Luca però si difende:
“«Nel governo c’è uno scontro di potere che mi vede direttamente interessato. Il problema è di sostanza. L’immenso comparto del mio dicastero, che è praticamente la somma di tre vecchi ministeri, non può essere appannaggio di un’unica forza politica, il Pdl».”
Il sindaco e viceministro ritiene che dietro le pressioni sul doppio incarico incompatibile vi sia il ministro del Trasporti Maurizio Lupi, spiega Lucarelli, e sul riferimento di De Luca arriva il commento del vicepresidente dei senatori Giuseppe Esposito:
«Il sindaco viceministro tolga le istituzioni e se stesso dall’imbarazzo in cui si è cacciato per la sua caparbietà. Decida prima che arrivi il provvedimento dell’Antitrust».
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