ROMA – Vincenzo Salvatore Maruccio, capogruppo dell’Idv alla Regione Lazio, è indagato per peculato. Il capogruppo dell’Idv, scrive l’Ansa, si sarebbe appropriato di 700 mila euro dei fondi destinati al partito. Secondo quanto accertato dai pm di Roma, il politico avrebbe girato assegni, prelievi in contanti e bonifici dai conti del gruppo in suo favore senza motivazioni o con motivazioni generiche. Maruccio ha poi rassegnato le sue dimissioni nel corso della mattinata.
L’inchiesta nei confronti di Maruccio sarebbe scattata in seguito ad una segnalazione di movimenti bancari sospetti inviata dalla Banca d’Italia alla Guardia di Finanza, ma non dalle indagini sul capogruppo del Pdl Lazio Franco Fiorito. Secondo i primi accertamenti negli ultimi due anni Maruccio si sarebbe appropriato di 500mila euro in bonifici versati sui suoi conti personali e di altri 200mila euro prelevati da due conti regionali dell’Idv nell’ultimo anno. L’accusa è arrivata assieme alle perquisizioni nel Consiglio regionale la mattina del 10 ottobre da parte della Guardia di Finanza. Gli agenti hanno perquisito l’ufficio di Maruccio alla Regione Lazio e le sue abitazioni.
Antonio Di Pietro ha annunciato nel corso della mattinata le dimissioni di Maruccio ed ha dichiarato: “Si è dimesso dal partito, da coordinatore regionale dell’Idv, dal suo ruolo di capogruppo e soprattutto da consigliere regionale: gli avevamo dato tre ore di tempo per farlo. La magistratura svolga il suo compito. La magistratura accerterà i fatti e bene fa. Ma è certo che gli abbiamo dato tre ore per sospendersi, per dimettersi da tutti i suoi incarichi. Questa è la risposta che la politica deve dare. Ci auguriamo che i partiti facciano così dopo quello che è accaduto in Lombardia e a Reggio Calabria”.
Le perquisizioni della Guardia di Finanza presso gli uffici del Consiglio Regionale riguardano solo il capogruppo dell’Idv, ma la conferenza stampa di Pd, Sel, Idv, Fed e Verdi per chiedere a Renata Polverini elezioni a dicembre nel Lazio è stata rimandata. L’attività istruttoria, decisa sulla base di segnalazioni della Banca d’Italia circa movimenti sospetti sui conti di Maruccio, potrebbe allargarsi. Nell’interrogatorio di garanzia Franco Fiorito ha esplicitamente detto che il sistema della ”spartizione riguardava tutti”, precisando anche che il lievitare degli emolumenti in base al cumulo delle cariche, ritenuto illegittimo dagli inquirenti, ”era prassi anche negli altri gruppi”.