ROMA – Vincenzo Spadafora è il nuovo ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili del governo Conte bis. E’ stato il primo garante per l’infanzia d’Italia e il più giovane presidente dell’Unicef. E’ già un curriculum ricco nonostante i 44 anni quello di Vincenzo Spadafora da tempo in politica e impegnato nel terzo settore a cui ha dedicato anche un libro, ‘La terza Italia’.
Nato ad Afragola, conterraneo e amico di Luigi Di Maio, Spadafora debutta nella politica nel ’98 come segretario particolare dell’allora presidente della Regione Campania Andrea Losco, dell’Udeur. Poi si avvicina ai Verdi lavorando nella segreteria di Alfonso Pecoraro Scanio. Ma il salto avviene nel 2006 quando col governo Prodi diventa capo segreteria di Francesco Rutelli, ministro dei Beni Culturali. Due anni dopo diventa presidente di Unicef Italia.
Ma già ventenne, finito il liceo, Spadafora aveva operato per l’Unicef come missionario laico: viaggia in Sierra Leone, Guinea Bissau e Ruanda. E in questi anni nascono anche anche i rapporti col Vaticano. In particolare con don Ottavio de Bertolis, “il mio padre spirituale”, dice in più di un’intervista. Finita l’esperienza con Rutelli prosegue la sua ascesa politica. Contribuisce a far nascere il movimento giovanile della Margherita, ha tempo di avvicinarsi a Italia Futura, il movimento ideato da Luca Cordero di Montezemolo. Nel 2011 è istituita la figura in Italia del Garante per l’Infanzia, ruolo che ricopre grazie anche alla stima che si guadagna da parte di Mara Carfagna, allora ministra alle Pari Opportunità del governo Berlusconi.
Nel 2016 conclusa l’esperienza nell’Authority la sua storia politica incrocia M5S e diventa stretto collaboratore di Luigi Di Maio, di cui diventa responsabile delle relazioni istituzionali: lo accompagna in alcuni appuntamenti all’estero come all’Università di Harvard, a Londra nell’aprile 2016 nel ‘pranzo con i vertici della Trilateral’ e in Israele.
Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato dal Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Casoria che vince con il 59,4%, venendo quindi eletto deputato. Il 12 giugno diventa sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani nel Governo Conte di 5 Stelle e Lega. Le sue posizioni a favore delle adozioni per le coppie gay lo hanno portato più di una volta in conflitto con la Lega durante la stagione del governo giallo-verde. (Fonte Ansa).