ROMA – Virginia Raggi annuncia: “Chiudiamo i campi rom La Barbuta e Monachina”. “Possiamo annunciare in maniera molto netta che finalmente a Roma saranno superati i campi rom. Iniziamo chiaramente con due campi, La Barbuta e Monachina”. Lo annuncia la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Fermiamo la mangiatoia che per troppi anni c’è stata sui campi da parte della criminalità e di mafia capitale anche”.
“Viene garantito il ritiro di tutti i bandi coinvolti in Mafia Capitale. Il progetto ha come finalità ultima il miglioramento delle condizioni di vita per tutti. In nessun modo le risorse del piano verranno sottratte alla cittadinanza. Il piano è sviluppato in piena coerenza con la normativa comunitaria in materia di inclusione-socio economica delle comunità Rom Sinti, Caminanti”, ha precisato Raggi.
“Abbiamo approvato un piano che consente di riportare Roma in Europa, abbiamo appreso le migliori prassi che hanno funzionato e le portiamo a Roma per superare i campi. Iniziamo chiaramente con due campi, La Barbuta e Monachina, nel frattempo negli altri verranno avviati progetti con i Municipi”.
“La cosa fondamentale è che le linee guida per il superamento dei campi Rom prevedono l’utilizzo di fondi europei, l’Italia ha avuto a disposizione dei fondi che non ha utilizzato continuando a spendere tra i 24 e i 30 milioni di euro annui per tenere in vita i campi – ha detto la sindaca – Noi andiamo a prendere le risorse Europee e andiamo a fare quello che da anni ci chiedevano, il superamento dei campi. Capite che siamo visibilmente soddisfatti. Con questo piano mettiamo fine all’epoca dell’assistenzialismo, non a caso uno dei nostri primi atti è stato quello di revocare i bandi che erano in corso”.
“Il cuore di questo piano è rappresentato da un patto di responsabilità che l’amministrazione stringe con ogni persona che abita nei campi, in cui saranno chiariti bene i diritti e i doveri. Un patto per superare i campi, per aderire a progetti di scolarizzazione, di lavoro e che prevedono l’inclusione – ha detto ancora Raggi – Una collaborazione con le famiglie che preveda diritti e doveri. Su base volontaria si inizia un percorso di inclusione che consentirà di superare questo scempio che sono i campi Rom”.