Inchiesta nomine, Virginia Raggi assolta: il fatto non costituisce reato. La sindaca: “Avanti a testa alta”

Virginia Raggi (foto Ansa)
Virginia Raggi (foto Ansa)

ROMA – – La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta nell’ambito del processo sulle nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. La Procura, che aveva chiesto 10 mesi di reclusione, sosteteneva che nella nomina ha avuto un ruolo il fratello di Renato, Raffaele Marra, all’epoca vice capo di gabinetto e stretto collaboratore di Raggi.

“Avanti a testa alta”: queste le prime parole di Virginia Raggi.

“Questa sentenza – ha detto la Raggi – spazza via due anni di fango. Andiamo avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini”.

“Per i miei cittadini sono andata avanti testa alta – continua – Ho fatto tutto con correttezza e trasparenza nell’interesse di Roma. Umanamente è stata un a prova durissima ma non ho mai mollato. Credo in quel che faccio, nel lavoro, nell’impegno costante, nel progetto che nel 2016 mi ha portata alla guida della città che amo. Un progetto che può andare con maggiore determinazione”.

Le parole del pm Francesco dall’Olio. “Attendiamo le motivazioni della sentenza per un eventuale appello”. E’ quanto afferma il pm Francesco dall’Olio commentando la sentenza di assoluzione della sindaca di Roma.

Le parole di Luigi Di Maio e Di Battista contro la stampa.

 “Forza Virginia! Contento di averti sempre difesa e di aver sempre creduto in te”: queste le prime parole di Luigi Di Maio dopo la sentenza.

Poi il vicepremier attacca la stampa: “Il peggio in questa vicenda lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi”.

“La vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al Governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque. Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!”.

Ancora più duro Alessandro Di Battista: “Oggi la verità giudiziaria ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà. Ma i colpevoli ci sono e vanno temuti. I colpevoli sono quei pennivendoli che da più di due anni le hanno lanciato addosso tonnellate di fango con una violenza inaudita. Sono pennivendoli, soltanto pennivendoli, i giornalisti sono altra cosa”.

Gestione cookie