ROMA – Anche Virginia Raggi, sindaco del Movimento 5 stelle a Roma, era attesa all’incontro con i ragazzi di Azione cattolica del 10 settembre. Un appuntamento in Vaticano, nell’aula Paolo VI, a cui la Raggi ha dato buca per “motivi personali”. “Non siamo delusi”, ha replicato il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, sottolineando che l’importante per l’incontro è che ci siano i ragazzi. Una replica gelida a cui è seguito l’affondo del quotidiano del Vaticano, l’Osservatore Romano, sull’operato del sindaco: “La Capitale è in stato di abbadono, basta un breve temporale e la città si blocca”.
La vicenda si apre quando Virginia Raggi, ancora alle prese con la ricerca del futuro assessore al Bilancio e del capo di gabinetto, oltre che con le varie emergenze della città, decide di annullare l’impegno preso per il Festival di Azione Cattolica “A noi la parola” organizzato dall’Associazione cattolica italiana. Lei e il monsignor Galantino avrebbero dovuto rispondere alle domande dei ragazzi dell’Acr, ma il forfait ormai è dato.
“Motivi personali”, questa la comunicazione della Raggi, che nel giorno di sabato non si è recata in Campidoglio, ma dopo il pasticcio dell’assess0re Paola Muraro e le beghe con direttori, minidirettori e Beppe Grillo è rimasta a casa a lavorare ai dossier aperti: dalle nomeni alle emergenze della Capitale.
Un forfait che ha destato la replica gelida di Galatino, che hai cronisti che gli hanno chiesto dell’assenza della Raggi e del caso Roma ha risposto:
“Deluso? No, lo sarei se non venissero i ragazzi. Per Rom sono preoccupato come qualsiasi cittadino che vuole vedere la città governata”.
A rincarare la dose, però, ci ha pensato l’Osservatore Romano, con una bacchettata in piena regola alla sindaca Raggi, eletta e in carica dallo scorso giugno, ma ancora alle prese con la giunta da formare e le delibere per governare la Capitale da iniziare. Il quotidiano del Vaticano parla di una “Città in stato di abbandono”:
“A Roma è bastato un breve temporale di fine estate per allagare e paralizzare molti quartieri. Nella capitale, a riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di numerosi alberi, danneggiando alcune automobili e mettendo a serio rischio l’incolumità dei cittadini. Molte strade, soprattutto nei quartieri meridionali, sono state letteralmente allagate a causa della mancata pulizia, ormai cronica, delle caditoie”.