ROMA – Virginia Raggi oggi a rapporto dal mini-direttorio. Rebus Giunta. Giornata di lavoro decisiva oggi per il sindaco di Roma. Dopo le tensioni che sta vivendo il M5s nella Capitale e la bufera sulle prime sue nomine in Campidoglio, oggi Virginia Raggi incontrerà il mini-direttorio romano, lo staff 5 Stelle che dovrà affiancarla durante il suo mandato. Una riunione, prevista più tardi a Palazzo Senatorio, per un ‘fine tuning’ della giunta che Raggi dovrà presentare tra pochi giorni, giovedì 7 luglio, durante il primo consiglio comunale dell’era grillina.
Giunta, i nomi certi. Ma sarà anche l’occasione per affrontare alcuni nodi venuti al pettine con lo scontro di correnti in atto nel Movimento. Ultimi ritocchi quindi per il team pentastellato che vede ancora qualche casella vuota. Per ora dati per certi come assessori sono Paolo Berdini (Urbanistica), Paola Muraro (Ambiente), Andrea Lo Cicero (Sport), Luca Bergamo (Cultura), Flavia Marzano (Semplificazione-Smart City), Laura Baldassarre (Sociale) e Daniela Morgante al Bilancio.
I nodi da sciogliere. Per l’ex ‘lady dei conti’ del Campidoglio indiscrezioni parlano anche di un suo possibile incarico come capo di gabinetto, visto che l’attuale, Daniele Frongia, ex consigliere comunale M5s e braccio destro della Raggi, è destinato ad entrare in giunta come vicesindaco e con la delega forse al Patrimonio. Resta da completare il puzzle con gli assessorati al Commercio e ai Trasporti dove la nomina di Cristina Pronello, docente del Politecnico di Torino sembra ormai saltata.
In stallo anche sulla casella dell’assessorato ‘di scopo’ e a tempo delle Partecipate dove fino a qualche settimana fa era dato per certo il professore universitario Antonio Blandini. In pole position per quel ruolo il dirigente comunale con simpatie 5 Stelle Salvatore Romeo.
“Olimpiadi? Fatevi due conti…”. “Nessuno vuole portare Roma a livelli non competitivi con le altre città europee, ci mancherebbe altro, ma in questo momento nel quale abbiamo un debito di 13 miliardi di euro solo sulla gestione straordinaria, credo che chiedere ai cittadini di indebitarsi per almeno altri 20, 30, 40 anni non sia etico, non sia giusto”. Così il sindaco di Roma Virginia Raggi parlando ai microfoni di Radio Vaticana della candidatura della Capitale alle Olimpiadi.
“I romani fino ad oggi in campagna elettorale non mi hanno mai parlato di Olimpiadi – aggiunge – Se i romani mi dovessero chiedere un referendum lo valuteremo, ovviamente però esponendo tutti i pro e i contro i costi e ricordano che proprio l’anno scorso nel 2015 noi abbiamo finito di pagare la rata annuale da 92 milioni di euro dei Mondiali di Italia ’90. Fatevi i conti e capite quanto questi eventi pesano sulle spalle dei cittadini. Questo è fondamentale”