Visco: “Italia indietro perché ha paura delle riforme”

ROMA, 19 APR – ''Abbiamo sempre timore di fare riforme e per questo l'Italia resta sempre indietro''; questo è ''un anno difficile '', ma l'anno prossimo ''sarà un anno di uscita soprattutto se sapremo convincere i mercati che la nostra situazione di politica economica e i nostri conti sono sostenibili''. Lo dice il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco in un'intervista a Giovanni Minoli che andrà in onda stasera per 'La storia siamo noi' e che è anticipata oggi su Repubblica.

Intervistato in una puntata-ricordo dedicata a Guido Carli, storico governatore di Via Nazionale, Visco parla anche delle riforme del governo Monti, della crisi economica, della politica europea.

A proposito dell'esecutivo tecnico, dice, aveva ragione Carli: ''è una trovata qualunquista o una soluzione sovversiva'', ma quello di Mario Monti è per il governatore un ''governo politico di cui fanno parte persone che non hanno fatto politica''.

La riforma delle pensioni, aggiunge, ''è il coronamento di un processo molto lungo'' grazie al quale ''lavoreremo di più e più a lungo''. La riforma del mercato del lavoro, afferma, è ''senz'altro da completare'' perché ''bisogna trovare le risorse per un sistema più completo di ammortizzatori sociali'' ma punta a forme di flessibilità più eque ed efficienti e poi ''è parte di una serie di riforme che vanno viste in senso organico: bisogna cambiare l'economia del paese, insieme al lavoro''.

La Banca d'Italia, prosegue, sta vigilando su ''come operano le banche'': ''E' fondamentale che ci sia il credito'', ma ''ricordiamoci anche che ''le imprese lo devono meritare''. Nel 2013, sottolinea, ''ci sarà una ripresa. Ma non ho mai detto che sara' forte'', ''dipende molto da come andranno i mercati internazionali''.

Visco evidenzia la ''sintonia'' con il suo predecessore Mario Draghi, ora alla guida della Bce, che lo aiuta nel suo ruolo e a proposito della politica di Angela Merkel spiega che ''e' sicuramente nell'interesse della Germania'', ''e così quelle di tutti gli altri Paesi'', ma con la ''consapevolezza che è nell'Europa che troviamo soluzione a molti dei nostri problemi''.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie