Vitalizi abolizione, l’hanno fatta sparire. Aveva ragione M5S, suicidio Pd

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Abolizione dei vitalizi, il Pd perde la faccia (foto Ansa)

ROMA – Vitalizi abolizione, l’hanno fatta sparire dal calendario parlamentare. Approvata alla Camera quattro mesi fa la legge che aboliva i vitalizi dei parlamentari sostituendoli con normali pensioni, al Senato la stessa legge è evaporata, svanita, insabbiata. Aveva dunque su questo ragione M5S che l’aveva previsto e temuto. E si tratta di un chiaro episodio di suicidio politico del Pd, non l’unico, ce n’è ormai robusta serie.

I parlamentari in carica non hanno vitalizi, hanno pensioni. La differenza sta nel fatto che i vitalizi si percepiscono senza limiti di età come le pensioni e che sono calcolati secondo parametri decisamente più alti. Insomma per i parlamentari la pensione è un diritto come per ogni altro cittadino, il vitalizio invece è un privilegio di casta.

I vitalizi li incassano ancora gli ex parlamentari e moltissimi ex consiglieri regionali. Circa tremila persone. E la legge passata alla Camera per un’intesa politica tra Pd e M5S aboliva appunto questi vitalizi per ex parlamentari e consiglieri regionali. Li aboliva trasformandoli in pensioni da percepire ad una certa età e non prima e da ricalcolare secondo parametri contributivi.

Da allora è partita una sorda e robusta opposizione, un accorto e deciso boicottaggio della legge. Molti ex parlamentari, riuniti addirittura in associazioni ad hoc, hanno lavorato contro la legge, perché mai e poi mai venisse approvata anche al Senato. Ex parlamentari di destra, di centro. E incredibilmente anche nel Pd che la legge l’aveva votata si è formato e allargato un grumo di opposizione.

Due gli argomenti contro la legge tenuti a coltivazione nel Pd. Uno occulto, l’altro fittizio. L’argomento occulto è che abolire i vitalizi per gli ex parlamentari porta la firma di Renzi, è una cosa voluta da Renzi. E quindi colpendo l’abolizione dei vitalizi si colpisce Renzi. Il lettore non stupisca, dentro il Pd questo è un argomento.

Il secondo, quello fittizio, è che toccare i diritti acquisiti, cioè i vitalizi già in pagamento non si può, sarebbe anti costituzionale. Fa osservare Matteo Richetti del Pd, ma della parte del Pd che voleva l’abolizione dei vitalizi, come diritti acquisiti siano stati già toccati e proprio in materia di pensioni: per tutti gli altri sì e per i parlamentari no?

Aveva ragione M5S a pronosticare un riflesso, un comportamento, un riflesso condizionato da casta. E aveva ragione Renzi a voler andare davanti ai cittadini dicendo: il Pd ha abolito i vitalizi dei parlamentari, la legge porta la nostra firma. Ma fortissima è la pulsione in tutta la sinistra, dal Pd a Liberi ed Eguali neonato a suicidarsi prima elettoralmente e poi politicamente.

Adesso Matteo Richetti annuncia il gesto disperato di inserire l’abolizione dei vitalizi dei parlamentari in legge di Bilancio. Tentativo disperato perché non c’entra come materia di emendamento, una specie di messaggio in bottiglia lanciato da chi sta naufragando.

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