MILANO – Vitalizi d’oro in Lombardia: gli assegni dei consiglieri da Valaguzza a Capanna. Consigliere regionale in Lombardia fino al 2005, Luciano Valaguzza, area Cl, (Repubblica lo descrive come “eminenza grigia nel Pirellone negli anni d’oro di Roberto Formigoni“) beneficia di un assegno mensile di 6 mila 319 euro lordi, un vitalizio che in questi anni ha raggiunto la cifra di 614.360 euro. E’ il consigliere regionale con il vitalizio più alto: il punto, a proposito di privilegi, è che questa somma è goduta a fronte di contributi personali che ammontano a 274 mila euro.
Secondo nella speciale classifica si è piazzato il verde Carlo Monguzzi, quattro legislature e un incarico di assessore regionale, che da ottobre 2010 gode di un vitalizio di 5.498 euro lordi. Nel suo caso però i contributi versati ammontano a 433 mila euro (a fronte di un vitalizio già erogato di 192.442 euro.
La Regione Lombardia spende in totale per i vitalizi dei suoi consiglieri 620 mila euro al mese. Scorrendo la lista si incontrano vecchie conoscenze della politica italiana e qualche volta della cronaca non rosa. L’ex tesoriere leghista Alessandro Patelli, accusato per la tangente Enimont da 200 milioni e per la quale si auto-definì un “pirla”, beneficia di un vitalizio di 3 mila 686 euro lordi mensili.
Della prima Repubblica si riconoscono i nomi di Piero Bassetti (2 mila 391 euro lordi al mese), l’ex vicepresidente socialista Ugo Finetti (2 mila 878 euro lordi mensili), gli ex presidenti Giuseppe Guzzetti (1979-’87) e il suo successore Giuseppe Giovenzana (1989-’92): il primo percepisce un vitalizio mensile di 4 mila 782 euro lordi, il secondo di 2 mila 368. Eletto consigliere dal 1985 al 1990, l’ex leader del ’68 Mario Capanna percepisce un vitalizio di 3 mila 159 euro lordi al mese.
Benito Benedini, eletto nel Partito repubblicano, industriale, ex presidente di Assolombarda, oggi presidente della Fondazione Fiera (2 mila 331 euro lordi al mese); Giampiero Borghini, sindaco di Milano per un anno, ex assessore regionale e poi city manager di Letizia Moratti a Palazzo Marino (5 mila 898 euro lordi al mese). Carlo Ripa di Meana, che fu eletto consigliere regionale per il Psi alle prime elezioni regionali nel 1970 e di cui poi in Lombardia si sono perse le tracce, percepisce un vitalizio dal Pirellone di 2 mila 391 euro lordi mensili. Nella lista compare anche l’ex funzionario Pci Roberto Vallini, eletto consigliere nel 1975 e poi, terminato il mandato, tornato all’attività di giornalista: prende un vitalizio mensile di 3 mila 150 euro lordi. (Andrea Montanari, La Repubblica)
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