Vitalizio, parlamentari in pensione “salvi” dal contributo di solidarietà

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2013 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Vitalizio, parlamentari in pensione "salvi" dal contributo di solidarietà

Vitalizio, parlamentari in pensione “salvi” dal contributo di solidarietà

ROMA – Gli ex parlamentari ora in pensione non devono pagare il contributo di solidarietà sul vitalizio. Queste la decisione della Corte di Cassazione che ha stabilito illegittimo il prelievo per 250 deputati in pensione. Stop quindi ai prelievi del 5% per vitalizi di oltre 90mila euro lordi e del 10% per quelli da oltre 150mila euro lordi. Non solo stop ai prelievi, ma anche al via i rimborsi.

Nemmeno i deputati a cui il rimborso spetterebbe però sapevano di questa disposizione, arrivata all’ufficio di presidenza della Camera dei deputati lo scorso 30 luglio. Tanto che dopo aver letto la notizia su Libero quotidiano del 20 novembre Gerardo Bianco, presidente dell’Associazione ex parlamentari, che di rimborsi non ne ha visti, ha chiesto spiegazioni, scrive Fosca Bincher su Libero quotidiano:

“Furibondo, ha chiesto subito di verificare al fido ex senatore Udc Maurizio Eufemi: «Cerca subito il giornalista di Libero che ha scritto quella panzana. Mandiamogli una bella lettera di smentita, perché a parte il danno ci arriva pure la beffa: noi i soldi non li abbiamo indietro, ma per la gente li abbiamo ripresi!». Il povero Eufemi si è messo subito a caccia del cronista: «Adesso ti arriverà una bella smentita».

Verbali alla mano, Stefano Dambruoso, questore della Camera di Scelta civica, ha spiegato che la

“«deliberazione dell’Ufficio di Presidenza che aveva disposto l’applicazione del contributo di perequazione anche agli assegni vitalizi corrisposti ai deputati cessati dal mandato parlamentare. I titolari di assegno vitalizio per i quali ha trovato applicazione il predetto contributo sono circa 250. Conseguentemente, a seguito della suddetta sentenza, non si procederà più ad applicare il contributo di perequazione agli assegni vitalizi dei deputati cessati dal mandato, essendo venuto meno ogni titolo. Si procederà, inoltre, al rimborso delle trattenute finora operate, secondo modalità che saranno successivamente definite»”.

La notizia dunque è vera, dice Dambruoso:

«la notizia che avete scritto è vera. Anche se io la pensavo diversamente, la Corte Costituzionale ha deciso che non si può applicare quella trattenuta solo a qualche tipo di reddito, come è avvenuto con pensioni e vitalizi. Io pensavo che i vitalizi fossero qualcosa di diverso e speciale, ma i pareri raccolti dagli uffici sono stati univoci: quel contributo prelevato ai 250 ex parlamentari va sospeso e bisogna restituire anche quanto trattenuto fin qui. Hanno ragione però pure loro: abbiamo preso atto che la sentenza della Corte si applicava anche ai vitalizi, ma poi non ne abbiamo più parlato né in ufficio di presidenza né in collegio dei Questori. Quindi manca la delibera sulla sospensione del prelievo e la restituzione del passato. Senza quella nulla è operativo. Ma la delibera arriverà è verrà resa operativa di sicuro…».