Vito Crimi fa votare su SkyVote e non su Rousseau per il direttorio M5s: sfida a Grillo (e Casaleggio)

Vito Crimi fa votare per il direttorio di M5s, ma autorizza la votazione su SkyVote. Una sfida in piena regola a Beppe Grillo. Ma anche a Casaleggio, visto che per la prima volta nella storia del Movimento non viene usata la piattaforma Rousseau.

Un modo, piuttosto eplicito, per far vedere al capo che i parlamentari grillini sono cresciuti. E lo sfidano sul suo campo, dopo la vicenda della scomunica di Conte. A questo punto la scissione sembra davvero vicina, nonostante i tentativi di alcuni esponenti (leggi Di Maio) per ricucire lo strappo.

M5s: Vito Crimi fa votare per il direttorio su SkyVote

All’interno del M5s sono tutti in attesa di veder comparire da un momento o l’altro la “lista” Grillo dei candidati al direttorio che Crimi ha autorizzato. Ma non su Rousseau, bensì su SkyVote. Fatto che accelera lo strappo, dato quasi per scontato, di Conte per dare vita a suoi gruppi parlamentari.

L’esile speranza di una ricomposizione della frattura si era già sgretolata dietro il silenzio di Luigi Di Maio. Cioè l’ex capo politico di cui entrambi i contendenti si fidano. Il ministro degli Esteri aveva tentato di riportare la pace.

I parlamentari M5s vogliono leggere lo statuto di Conte

I deputati M5s, così come i senatori, hanno detto a chiare lettere di voler conoscere i contenuti della bozza di statuto e della ‘carta dei valori’. Quella scritta da Conte e bocciata da grillo, per intenderci. Davide Crippa, capogruppo alla Camera, si è proposto per portare avanti la richiesta.

Di prima mattina ha alzato il telefono ed ha chiamato Beppe Grillo e il garante si è detto disponibile. Sfatando quindi i sospetti di qualche parlamentare: “tutto questo mistero sullo Statuto non deriverà dal fatto Conte ha fatto firmare a Grillo una clausola di riservatezza?”. Il capogruppo M5s proverà anche a verificare la possibilità di incontrare il garante, Beppe Grillo, e separatamente, anche Giuseppe Conte.

L’ex premier non si tira indietro: “Se ho un invito volentieri. Ci mancherebbe, sono sempre a disposizione dei parlamentari” dice a proposito dello Statuto.

Si attende la lista di Grillo per il direttorio

Ma l’operazione potrebbe comunque essere tardiva. Ad ore è infatti attesa la pubblicazione della “lista” di Grillo dei 5 candidati al direttorio. Sul suo blog o sul ritrovato blog delle Stelle, ora in mano a Casaleggio.

La procedura prevederebbe che prima siano i candidati a proporsi. Ma in questo frangente nessuno, si racconta in Parlamento, si stupirebbe di trovarsi la cinquina da votare bella e pronta. E’ con questa eventuale lista che si potrebbe misurare la reale consistenza dei futuri eventuali gruppi: quello di Grillo e quello di Conte. Tutto dipenderà dai nomi che verranno indicati.

Se esponenti come Luigi Di Maio o Roberto Fico dovessero essere inclusi, la strada per la eventuale creazione di gruppi di Conte sarebbe molto più in salita.

Crimi sfida Grillo

Intanto Vito Crimi ha risposto all’ultimatum lanciato da Beppe Grillo che ha chiesto di poter procedere alla votazione del direttorio a 5, l’ultimo atto di detronizzazione del candidato Conte alla leadership del Movimento. A sorpresa il reggente Vito Crimi ha però annunciato a Grillo che la votazione potrà avvenire ma non su Rousseau, come chiesto dal garante, ma su SkyVote, la piattaforma di voto che aveva scelto Giuseppe Conte dopo la migrazione dei dati degli iscritti dal sito dell’associazione di Davide Casaleggio.

La decisione arriva dopo che un gruppo di eletti 5 Stelle “ortodossi”, tra cui figura la consigliera regionale laziale Francesca De Vito, il consigliere napoletano ed ex candidato sindaco Matteo Brambilla e la ex probivira Raffaella Andreola, aveva diffidato il Comitato di garanzia, il suo presidente e i suoi membri, “a porre in essere quanto necessario per procedere” alla votazione su Rousseau. Riservandosi anche di “adire le competenti sedi giudiziarie, anche in via risarcitoria, per lesione dei diritti associativi e politici dei sottoscritti, in caso di inottemperanza”. 

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