Il Tribunale dei ministri ha archiviato l’inchiesta sui voli di Stato nella quale risultava indagato dalla Procura di Roma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Le indagini riguardavano alcuni voli avvenuti il 24, 25 e 31 maggio e l’ 1 giugno scorso sui quali erano presenti diversi ospiti del premier.
Il collegio per i reati ministeriali ha sostanzialmente recepito le argomentazioni della procura la cui inchiesta aveva preso il via dopo un esposto presentato dal Codacons. I giudici ministeriali, citate le due direttiveche regolano l’uso degli aerei di Stato, hanno ritenuto insussistente l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio «per la mancanza del presupposto della violazione di norme di legge o di regolamento» poichè l’intera materia è regolata solo da direttive della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Tutto ciò anche se, a parere del tribunale dei ministri, con riferimento ai voli del 24-25-31 maggio e primo giugno 2008, si poteva configurare una violazione della direttiva emanata il 21 settembre del 2007 per il trasporto a bordo degli aeromobili di soggetti estranei alle delegazioni.
È insussistente a carico di Berlusconi anche l’ipotesi di peculato «non essendo emersi casi di trasporto di soggetti estranei alle delegazioni in assenza del premier» e perchè manca «una condotta lesiva della funzionalità della pubblica amministrazione e di un danno patrimoniale apprezzabile».
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