Vulcano Islanda. Cub Malpensa: “Lavoratori senza stipendio, avvisati al telefono”

Mentre migliaia di passeggeri è a terra a causa della nube di cenere proveniente dall’Islanda, a Malpensa “i lavoratori sono senza stipendio”. Lo denuncia  il Cub Trasporti di Malpensa. “Infatti – continua il sindacato – a Malpensa le cooperative del cargo (Air Services e La Corsica che contano circa 400 dipendenti), con una semplice telefonata hanno avvisato i lavoratori, che non devono presentarsi al lavoro e che quindi non sono pagati”.

I lavoratori dei negozi, rivela il Cub, “con un messaggino al telefono, sono avvisati di starsene a casa, non si sa come saranno pagati, se hanno ferie percepiranno un salario altrimenti niente. I lavoratori di Aviapartner, con un comunicato aziendale, hanno saputo di dover stare a casa con ferie, o riduzione di orario ‘coatta’. I lavoratori di Sea, invece possono ‘scegliere’ o accettano ‘spontaneamente’ di stare in ferie o vengono messi in cassa integrazione”.

Da parte sua la Sea, la società che gestisce lo scalo, ha fatto sapere che “se è vero che da una parte diminuisce l’ operatività aeroportuale, è altrettanto vero che dall’altra è necessario raffozare il personale dedicato all’assistenza dei passeggeri. Quindi solo una parte del personale operativo prenderà mezza giornata di ferie arretrate, ovviamente senza nessuna conseguenza sul salario”.

 “Nessuno – prosegue la Cub – si preoccupa dei lavoratori, che perdono salario, o che debbono coprire le giornate perse con le ferie, con il rischio, se continua questa situazione, di non avere poi giornate di riposo per il periodo di ferie programmato, o di non essere pagati quando andranno in ferie. Siamo anche all’ennesima situazione di disparità di trattamento tra lavoratori, che percepiranno un sussidio con la cassa integrazione e lavoratori senza stipendio. Ci deve essere quindi un intervento da parte del governo, come del resto avviene in caso di calamità, che garantisca uguali coperture per tutti i lavoratori”.

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