Wikileaks, Rosa Calipari: “Nicola è stato tradito due volte”

Rosa Calipari

La rivelazione di Wikileaks non lascia ”stupita” Rosa Calipari, moglie del funzionario del Sisde ucciso in Iraq, che ebbe già in passato la sensazione che il governo volesse ”mettere i rapporti con gli Usa davanti alla verità”. Lo afferma all’Ansa la stessa parlamentare del Pd a Montecitorio. Calipari ha detto di ”non essere stupita” dei cables resi noti da Wikileaks. Intanto il sito ha anche rivelato che il 30 marzo 2007, sette mesi prima della decisione della magistratura italiana di non procedere sul caso Lozano (il marine incriminato per la morte di Nicola Calipari in Iraq), l’amministrazione Bush esercitò pressioni sul governo guidato da Romano Prodi perchè facesse “sapere” ai giudici che le azioni sul campo di guerra “esulano” dalla loro “giurisdizione”.

Per Rosa Calipari conoscere queste notizie ora fa provare la stessa sensazione provata anche in passato: ”E’ la sensazione – ha spiegato la vicepresidente dei deputati del Pd – che ho avuto leggendo, mezzora prima che fosse dato alla stampa, quelle pagine del rapporto italiano sulla morte di Nicola che definiva l’uccisione ‘non intenzionale’. Sì, il governo italiano voleva lasciarsi alle spalle il caso Calipari – agguiunge – e mettere i rapporti bilaterali con l’America davanti alla verità. Naturalmente non so nulla di questo dispaccio inviato da Sembler”.

”Da sempre abbiamo saputo che il governo italiano – dice la Calipari – non avrebbe premuto l’acceleratore alla ricerca della verita’ sulla morte di mio marito”. Secondo la vedova il marito è stato tradito due volte. La prima, quando fu consegnata la relazione italiana sul conflitto a fuoco in cui perse la vita il funzionario italiano. La seconda, al processo che, ebbe, afferma Rosa Calipari, ”esito pilatesco”.

”La corte – spiega – ha stabilito il non luogo a procedere per difetto di giurisdizione. Ed è stata la seconda volta che Nicola è stato ucciso nel nome del popolo italiano. Non si è voluto fare il processo, sentire tstimoni, pretendere la collaborazione degli americani”. In un colloquio con il Corriere della Sera, Rosa Calipari osserva che con le rivelazioni di Wikileaks, ”l’unica novita’ e’ che fu inviato un cablogramma. Non ne sapevo nulla. Ma tutto il resto e’ chiaro da cinque anni e mezzo”. Rosa Calipari ritiene inoltre che quello del marito sia stato un omicidio politico. ”Mio marito – spiega – non era un ‘agente’ dei servizi, come si ostinano a scrivere. Era un capodipartimento. Non era un soldato come quello che aveva sparato, era un generale. Non era normale che fosse lì. Quelli al suo livello di solito sono dietro la scrivania”.

Anche il processo fu deludente? “Esito pilatesco  -risponde la vedova Calipari in un’intervista alla Stampa – la corte ha stabilito il non luogo a procedere per difetto di giurisdizione. Ed è stata la seconda volta che Nicola è stato ucciso nel nome del popolo italiano. Non si è voluto fare il processo, sentire testimoni, pretendere la collaborazione degli americani”.

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