2 giugno: a Roma trilaterale Berlusconi-Biden-Medvedev

ROMA, 31 MAG – Le celebrazioni romane in
pompa magna del 2 giugno, per i 65 anni della Repubblica ed i
150 dell'Unità  d'Italia, saranno anche un appuntamento politico
di primo piano, con un inedito incontro a tre tra il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente russo Dmitri
Medvedev e il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Lo ha indicato in serata la Casa Bianca, annunciando la
partenza per l'Italia di Biden e della moglie Jill, e precisando
che i tre avranno un pranzo di lavoro. Biden verrà  anche
ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e da
Berlusconi, con i quali affronterà  ''l'insieme delle questioni
bilaterali e regionali'', oltre a studiare come ''Usa ed Europa
possono lavorare insieme per rispondere alle sfide globali'',
secondo la Casa Bianca.
Biden, accompagnato a Roma dalla moglie Jill, avrà  inoltre un
incontro con il presidente georgiano Mikheil Saakashvili. Il 3
giugno, il vicepresidente degli Stati Uniti si sposterà  a
Napoli, dove prenderà  la parola in occasione di un evento con le
forze militari Usa e Nato e le loro famiglie.
Tra teste coronate, capi di stato, e rappresentanti di
governi e organizzazioni internazionali, Roma sara' per due
giorni un crocevia per affrontare – anche se non sempre in
maniera ufficiale – molte tra le principali questioni
internazionali.
Ma per Napolitano, Berlusconi e numerosi ministri in una
girandola di incontri e 'bilaterali' – non sara' solo
l'occasione per stringere mani, ma anche quella di fare
'affari'. A cominciare da quelli col 'Dragone' cinese: il
vicepresidente Xi Jiping (designato alla successione alla
presidenza di Hu), sara' da domani nella capitale. E firmerà 14
accordi economici con alcuni delle principali societa' italiane.
Nel parterre d'eccezione, che siedera' sugli spalti dei via
dei Fori Imperiali salutando al termine della Parata le 5
bandiere che si sono succedute negli ultimi 214 anni (da quando
nacque il 'Tricolore'), si conteranno oltre 80 delegazioni
straniere.
A Roma voleranno rappresentanti di mezzo mondo: oltre a Biden
per gli Usa e Medvedev per la Russia, ci sara' per la Turchia il
presidente Abdullah Gul. Dalla Spagna verra' invece re Juan
Carlos, dalla Germania il presidente della Repubblica Federale
tedesca Christian Wulff, e dall'Austria il presidente Heinz
Fischer.
E numerosa sara' anche la presenza dell'altra parte del
Mediterraneo e del Medio Oriente, regione teatro dei nuovi venti
di democrazia e delle rivolte. Ci saranno il presidente
israeliano Shimon Peres e il Presidente dell'Autorità nazionale
palestinese Abu Mazen, in una fase particolarmente delicata per
il futuro del processo di pace. Ma anche i presidenti di
Afghanistan e quello del Kosovo – teatri dell'impegno italiano
ed internazionale – Hamid Karzai e Atifete Jahjaga.
A completare il tabellone degli arrivi – ma solo per citare
alcune delle altre delegazioni attese – ci sarà l'Onu con il
segretario generale Ban Ki-Moon (che ha in programma incontri
con Napolitano, Berlusconi e il ministro degli esteri Franco
Frattini), l'Ue con il Presidente Herman Van Rompuy (vedra' il
premier il 2/6), la Fao con il direttore generale Jacques Diouf,
l'Unione Africana con il Presidente Jean Ping e la Lega Araba
con il segretario generale uscente Amr Moussa.
Dall'America latina arriveranno la presidente argentina
Cristina Kirchner e quello cileno Sebastian Pinera che tornerà
nella capitale a pochi mesi dalla sua visita ufficiale in
Italia.
Oltre 80 delegazioni approderanno complessivamente in una
Roma blindatissima, soprattutto nel centro storico, dove
alloggeranno, tra ambasciate e hotel di charme, la maggior parte
delle delegazioni. Fori Imperiali, via Cavour e via Labicana
saranno chiusi, per lasciare spazio ai cortei ufficiali.

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