Le possibili disgrazie del 2017: fine della Ue, guerra nucleare con la Corea del Nord…

Le possibili disgrazie del 2017: fine della Ue, guerra nucleare con la Corea del Nord...
Le possibili disgrazie del 2017: fine della Ue, guerra nucleare con la Corea del Nord…

ROMA –  La fine dell’Unione europea, un attacco nucleare da parte della Corea del Nord, una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: sono alcuni dei peggiori scenari che si possono figurare per questo 2017. Sono stati elaborati dagli analisti di società di consulenza e banche come Société Generale, Saxo Bank e Forexinfo.it e raccolti dal quotidiano Il Tempo. 

Si tratta dei cosiddetti “cigni neri”, secondo la teoria sviluppata dal filosofo e matematico Nassim Nicholas Taleb: eventi difficilmente verificabili, ma che nel caso in cui si realizzino hanno un impatto notevole e assolutamente sottostimato. Vediamo allora i “cigni neri” elencati dal Tempo.

Elezioni anticipate in Italia – Se Paolo Gentiloni non riuscisse a portare avanti il mandato potrebbe arrivare al governo il Movimento 5 stelle, che potrebbe portare ad un referendum sull’euro e ad un ritorno della lira. Questo scenario, secondo alcuni analisti (ma non tutti), potrebbe far salire lo spread e i tassi di interesse del denaro in Italia.

La fine dell’Ue – Una vittoria dell’estrema destra nei Paesi Bassi, in Francia e Germania alle elezioni del 2017 potrebbe sancire la fine dell’Europa.

Corea del Nord – Se, come da programma, Kim Jong-un completerà entro l’anno il programma nucleare nordcoreano la minaccia di un attacco agli Usa potrebbe provocare un caos pesante non solo sui mercati finanziari.

Cina – Pechino è il maggior consumatore di materie prime, oltre che di petrolio, e da qui proviene il 15% del Pil mondiale. Qualsiasi crollo cinese farebbe saltare l’equilibrio dei mercati finanziari mondiali.

Donald Trump – Se il presidente americano aumenterà la spesa statale e il debito nazionale americano, ci sarà il decollo della crescita americana e dell’inflazione, che costringerà la Federal Reserve a intensificare gli aumenti dei tassi, portando il dollaro a quotazioni stellari. Alcuni Paesi potrebbero così cercare valute alternative, come il bitcoin.

Protezionismo – L’aumento del protezionismo americano caldeggiato da Trump e la fine del libero commercio potrebbero scatenare una guerra commerciale con la Cina, che avrebbe un impatto sulla crescita economica mondiale e potrebbe anche innescare un lungo periodo di stagflazione (crescita bassa e alta inflazione).

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