Aborto negli Usa, la Corte suprema statunitense ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto negli Usa.
Ora quindi i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. E il Missouri ha annunciato di essere il “primo” stato a vietare l’aborto dopo la decisione della corte suprema.”La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto”, si legge nella sentenza.
Aborto in Usa, Corte divisa: 6 voti a favore, 3 contrari
La decisione è stata presa da una Corte divisa, con 6 voti a favore e 3 contrari. La decisione è stata presa nel caso “Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization”, in cui i giudici hanno confermato la legge del Mississippi che proibisce l’interruzione di gravidanza dopo 15 settimane.
A fare ricorso era stata l’unica clinica rimasta nello Stato ad offrire l’aborto. “L’aborto presenta una profonda questione morale. La costituzione non proibisce ai cittadini di ciascuno stato di regolare o proibire l’aborto“, scrivono i giudici. Una bozza trapelata nelle scorse settimane (redatta dal giudice Samuel Alito, risalente a febbraio e confermata poi come autentica dalla corte) aveva indicato che la maggioranza dei ‘saggi’ erano favorevoli a ribaltare la Roe v Wade, suscitando vaste polemiche e proteste negli Usa.
Cosa succede ora
Su 50 Stati, 26 (tra cui Texas e Oklahoma) hanno leggi più restrittive in materia. Nove hanno dei limiti sull’aborto che precedono la sentenza ‘Roe v. Wade’ e che non sono ancora stati applicati ma che ora potrebbero diventare effettivi.
Oltre a questi stati, il divieto di aborto è atteso entrare in vigore in altri 13 stati nei prossimi 30 giorni. Si tratta di stati repubblicani che hanno approvato leggi stringenti sull’aborto legandole all’attesa decisione della Corte Suprema sulle Roe v. Wade. Ora che la decisione è arrivata e la sentenza del 1973 capovolta, i 13 stati possono vietare l’aborto in 30 giorni eccetto nei casi in cui la vita della madre è in pericolo.
Chi sono i giudici che hanno votato contro
“Tristemente”, molte donne “hanno perso una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo”, affermano i giudici liberal Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer. I tre giudici hanno votato contro la decisione di capovolgere la storica sentenza.
Le proteste in piazza
Fuori dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è scoppiata la protesta, pochi minuti dopo che i massimi giudici hanno abolito il diritto all’aborto. I manifestanti stanno aumentando ogni minuto che passa, c’è anche un contingente di anti-abortisti che si sono abbracciati e hanno esultato alla notizia che la Corte Suprema ha rovesciato la storica sentenza ‘Roe v. Wade’.
Le reazioni politiche
Una decisione “crudele” e “scandalosa”, afferma la speaker della Camera negli Usa, la democratica Nancy Pelosi. Alle elezioni di novembre, aggiunge, ci sono in gioco i diritti delle donne. L’aborto è “stato un diritto per 50 anni”. La decisione della Corte Suprema è un “insulto” per le donne, aggiunge Pelosi, assicurando che i democratici continueranno a battersi per le donne e per i diritti. “La vita ha vinto”, dice l’ex presidente americano Mike Pence.
Barack Obama critica la Corte Suprema, accusandola di aver “attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani”. La moglie Michelle parla di decisone orribile: “Ho il cuore spezzato per gli americani che hanno perso il diritto fondamentale di assumere decisioni informate” in merito al loro corpo. .
Una decisione “coraggiosa” e “corretta. E’ una storica vittoria per la costituzione e la società”, sostiene il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. “Plaudo a questa storica sentenza che salva vite umane”, twitta il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy.
L’ex presidente Donald Trump loda la Corte Suprema. La decisione vuol dire “seguire la Costituzione e restituire i diritti”, dice l’ex presidente a Fox. La decisione “funzionerà per tutti”, osserva.
Pillon: “Grande vittoria sull’aborto, la brezza arrivi da noi”
E tra le reazioni, da segnalare quella dell’onorevole della Lega Simone Pillon: “Dopo 50 anni la Corte suprema americana ha abrogato la famosa sentenza Roe vs. Wade, fondata su un caso falso, che aveva autorizzato l’aborto negli Stati Uniti. L’aborto volontario non è un diritto. Nella sentenza, approvata 6 contro 3, si legge che ‘la costituzione non fa alcun riferimento all’aborto, né il nessun diritto del genere è implicitamente protetto da alcuna previsione costituzionale, incluse quelle su cui si basano i difensori di Roe e Casey’ “.
“Ora – sottolinea Pillon su Facebook – portiamo anche in Europa e in Italia la brezza leggera del diritto alla vita di ogni bambino, che deve poter vedere questo bel cielo azzurro. Lavoreremo per questo, senza metterci contro nessuno ma restando dalla parte delle mamme, dei papà e dei loro bambini”.