Aborto Usa, Biden: “Oggi è un giorno triste”. Missouri e Texas lo vietano, a New York “le donne saranno benvenute”

Aborto in Usa, la Corte suprema Usa ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto negli Usa. Per il presidente Biden, “oggi è un giorno triste per il Paese e per la Corte Suprema”. Secondo Biden, annullando la sentenza Roe vs Wade – che rafforzava “l’uguaglianza ed il diritto alla privacy” – con un “tragico errore” è stato tolto alle donne il “loro diritto di scegliere insieme ai loro medici libere dai vincoli della politica”. 

Biden:”La salute delle donne è a rischio”

“La Corte suprema ha tolto un diritto costituzionale agli americani, un diritto già riconosciuto”, ha aggiunto Biden, secondo cui si tratta di una cosa “mai avvenuta prima”. “La salute delle donne di questa Nazione è a rischio. Ci saranno conseguenze reali e immediate”, ha detto Biden, osservando che in alcuni Stati entreranno in vigore immediatamente leggi che vietano l’aborto.

Questa decisione è “così estrema che donne e ragazze saranno costrette a partorire il figlio del loro stupratore. Immaginate una donna che deve portare in grembo un bambino che è stato la conseguenza dell’incesto. È crudele“. La decisione della Corte suprema sull’aborto “è un tragico errore, la realizzazione di un’ideologia estrema”, ha detto Biden, denunciando che “tre giudici nominati da un solo presidente, Donald Trump, sono al cuore della decisione di oggi che rovesciare la bilancia della giustizia ed eliminare un diritto fondamentale per le donne di questo Paese. Questa decisione è il culmine di uno sforzo deliberato di decenni per rovesciare l’equilibrio della nostra legge”.

“Arriveranno leggi che criminalizzano l’aborto come fossimo nell’800”

Con la decisione della Corte Suprema arriveranno leggi “che criminalizzano l’aborto con una logica del 1800, la Corte ha letteralmente riportato indietro l’America di 150 anni”. La decisione dei giudici “non può essere l’ultima parola” e, sebbene abbia reso gli Stati Uniti “un’anomalia tra le Nazioni sviluppate del mondo”, ancora “non è finita”.

“Fatemi essere molto chiaro e non ambiguo. L’unico modo in cui possiamo garantire il diritto di una donna a scegliere è che il Congresso ripristini le protezioni di Roe v. Wade come legge federale. Nessuna azione esecutiva del presidente può farlo”, ha spiegato Biden.

E se al Congresso, come sembra, mancano i voti per farlo ora, gli elettori devono far sentire la loro voce. Questo autunno, dovete eleggere più senatori e rappresentanti che codificheranno ancora una volta il diritto di una donna a scegliere in un legge federale”, ha aggiunto Biden riferendosi alle prossime elezioni di Midterm. “La mia Amministrazione utilizzerà tutti i suoi poteri legali appropriati. Il Congresso deve agire e voi potete agire”.

Missouri e Texas, aborto subito vietato

Il Missouri ha già annunciato di essere il “primo” stato a vietare l’aborto, che ora è illegale anche in Texas con effetto immediato. Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, sottolineando che chi le strutture che offrono le interruzioni di gravidanza possono essere considerate da “responsabili penalmente a partire da oggi”. ù

A new York l’aborto resta legale

“L‘accesso all’aborto è un fondamentale diritto umano e resta sicuro, accessibile e legale a New York”. Lo assicura il governatore dello Stato Kathy Hochul. Le fa eco il sindaco della Grande Mela, Eric Adams. “A coloro che vogliono un aborto nel Paese sappiate che qui siete le benvenute. Faremo ogni sforzo per assicurare che i servivi riproduttivi restino disponibili e accessibili per voi”, assicura Adams. –

California, Oregon e Washington: impegno comune a difesa dell’aborto

Tre Stati liberal della costa pacifica hanno annunciato un impegno comune a difendere i diritti d’aborto, dopo la decisione della corte suprema Usa di ribaltare la Roe vs. Wade. “I governatori di California, Oregon e Washington hanno emesso oggi un impegno Multi-Stato per difendere l’accesso alla sanità riproduttiva, compreso l’aborto e i sistemi contraccettivi, e si sono impegnati a proteggere pazienti e medici contro gli sforzi di altri stati di esportare i loro bandi all’interruzione di gravidanza nei nostri stati”, si legge in una nota.

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