Afghanistan, guerra. Aumentato del 20 per cento numero civili uccisi o feriti

Civili afgani trasportano vittima

Il numero di civili morti o feriti nella guerra in Afghanistan è aumentato del 20 per cento nei primi 10 mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009, secondo l’ultimo rapporto trimestrale delle Nazioni Unite rilasciato a Kabul.

Il principale inviato dell’Onu in Afghanistan, Staffan de Mistura, ha detto citando il rapporto che i talebani molto probabilmente sferreranno violenti attacchi nei prossimi mesi. ”La situazione peggiorerà prima di migliorare”, ha aggiunto.

Secondo il rapporto, nei dieci mesi citati il numero dei civili uccisi dagli insorti è aumentato del 25 per cento, con un bilancio complessivo di 4.738 vittime. E’ invece sceso del 18 per cento, con 742 vittime, i civili uccisi durante le operazione belliche delle forze internazionali.

Pronta la replica dei talebani, che in una dichiarazione pubblicata sul loro sito hanno definito il numero delle vittime civili loro attribuite dal rapporto ”una montatura propagandistica intesa a nascondere le brutalità degli americani”.

I bombardamenti americani, da tempo controversi in Afghanistan perchè responsabili di un alto numero di morti tra i civili, sono stati la causa principale dei civili uccisi dalle forze Nato. Nei 10 mesi cui si riferisce il rapporto Onu, questi bombardamenti hanno ucciso 162 civili e ne hanno feriti 120.

Gli assassinii e gli attacchi suicidi hanno raggiunto il loro numero più alto lo scorso agosto, avendo avuto come principali obiettivi soprattutto civili e membri della polizia afghana.

Un nuovo picco è stato anche raggiunto anche dal numero delle vittime Nato, secondo un conteggio effettuato dal sito web icasualties.org. Sono state 705, un notevole aumento rispetto alle 521 del 2009, che già aveva stabilito un record.

Gestione cookie